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Balneari, Battelli: “Fuori testa da sabbia per riforma condivisa con gare pubbliche”

«La direttiva Bolkestein ha dato un forte impulso verso una revisione della normativa sulle concessioni balneari. Il legislatore è intervenuto più volte per armonizzare la normativa nazionale all’interno del quadro giuridico europeo ma gli sforzi fatti finora non sono bastati. È il momento di aprire un dibattito ampio con i diversi sindacati dei balneari e […]
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Sentenza Consiglio di Stato su balneari, tutti i commenti di politica e associazioni

La sentenza con cui il Consiglio di Stato ha dichiarato l’invalidità della proroga al 2033 delle concessioni balneari, imponendo di riassegnarle tramite gara entro massimo due anni, ha scatenato una pioggia di commenti da parte di associazioni di categoria ed esponenti politici. Le sigle che rappresentano gli imprenditori del settore hanno espresso una ferma condanna
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Rinvio gare spiagge, scontro 5 Stelle-Forza Italia

Non si ferma il dibattito politico sulle concessioni balneari, dopo che dal decreto concorrenza approdato giovedì in consiglio dei ministri è stato stralciato ogni riferimento alla riassegnazione degli attuali titoli tramite gara, ma è stato fissato il termine di sei mesi per completare la mappatura del demanio marittimo necessaria al riordino del settore. Il Movimento
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Balneari, Battelli-Berti (M5S): “Politica smetta di appaltare a giudici, gare non rinviabili”

«La questione balneari non può più attendere. Procedere a strappi, senza un piano chiaro e in linea con l’orientamento europeo, è del tutto fallimentare». È quanto affermano in una nota i deputati del Movimento 5 Stelle Sergio Battelli, presidente della Commissione per le politiche dell’Ue alla Camera, e Francesco Berti. «Il governo Draghi, che si […]
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Rustichelli (Agcm): “Concessioni balneari, urgono gare con rialzo su canone e ristori”

Per adeguare le norme italiane al diritto europeo in materia di concessioni demaniali marittime «occorre istituire procedure comparative basate sui principi di concorrenza, imparzialità, trasparenza e pubblicità», prevedendo anche «la possibilità, per chi concorre alle gare, di decidere il valore del canone» e la necessità che «gli investimenti degli attuali imprenditori