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Quando e come riaprono gli stabilimenti balneari, regione per regione

Guida completa alle date di apertura e alle regole per l'allestimento e il distanziamento nei lidi nell'estate del coronavirus

Le linee guida nazionali approvate dal governo erano chiare: apertura dal 18 maggio, area minima di 10 metri quadri per ogni ombrellone e divieto generale di assembramenti. Ma le regioni hanno avuto la facoltà di restringere ulteriormente le misure, e dunque puntuale è arrivato il caos, come spesso accade quando si parla di burocrazia e norme per la gestione delle spiagge: in alcune regioni gli stabilimenti balneari sono già aperti e operativi, in altre potranno farlo solo a partire dalla prossima settimana, in altre ancora non c’è nemmeno una data certa e i gestori sono con le mani in mano, in attesa di capire a quanti metri di distanza devono piantare i pali.

Per fornire informazioni utili sia ai titolari degli stabilimenti che ai turisti desiderosi di frequentarli (ma fino al 3 giugno sarà possibile farlo solo restando all’interno della propria regione di residenza), abbiamo preparato una mini-guida sulle date e le modalità di apertura degli stabilimenti balneari, regione per regione. Le elenchiamo da nord a sud (le regioni che non sono citate non hanno ancora emesso un’ordinanza in merito).

Veneto

In Veneto gli stabilimenti balneari possono essere aperti al pubblico già dallo scorso lunedì 18 maggio, anche se la maggior parte delle imprese è ancora impegnata con l’allestimento: essendo le disposizioni ufficiali arrivate solo da una settimana, le sterminate spiagge venete richiedono qualche settimana di tempo per essere del tutto arredate. Il governatore Luca Zaia non ha aumentato l’area minima da garantire per ogni ombrellone, che dunque resta quella di 10 metri quadri stabilita a livello nazionale. D’altra parte si sta discutendo molto di come affrontare il calo dei turisti stranieri, che in questa regione ammontano a circa il 60% del totale: una delle proposte di cui si è parlato nei giorni scorsi è la riduzione del personale di salvamento.

Liguria

Anche in Liguria, nulla osta all’apertura degli stabilimenti da lunedì scorso, ma i gestori sono in ritardo a causa delle disposizioni nazionali ufficiali arrivate solo la scorsa settimana. Difatti il governatore Giovanni Toti ha prorogato l’obbligo di apertura al 15 giugno anziché al 1° giugno. Per il resto, in base all’ordinanza regionale valgono le stesse disposizioni nazionali di 10 metri quadri per ombrellone: ma gli spazi molto ristretti che caratterizzano la maggior parte delle spiagge liguri comporteranno purtroppo una notevole perdita di ombrelloni (e quindi di introiti) per gli stabilimenti balneari, nonché delle difficoltà per gestire gli assembramenti, soprattutto nelle spiagge libere.

Emilia-Romagna

Inizialmente decisa per lunedì 25 maggio, la riapertura degli stabilimenti balneari è stata all’ultimo momento anticipata a oggi, sabato 23 maggio. Il governatore Stefano Bonaccini, inoltre, ha usato più cautela rispetto alle linee guida nazionali: con un’ordinanza emessa dieci giorni fa, la Regione ha imposto un distanziamento minimo di 4 x 3 metri tra i pali degli ombrelloni, equivalenti a un’area di 12 metri quadri (addirittura il sindaco di Rimini starebbe ragionando sull’imposizione di 18 metri quadri a livello comunale).

Toscana

Gli stabilimenti balneari della Toscana hanno la facoltà di aprire dallo scorso lunedì 18 maggio, ma quasi tutti i gestori sono ancora alle prese con l’allestimento delle spiagge. Il distanziamento tra pali dovrà rispettare le linee guida nazionali di 10 metri quadri per ogni ombrellone.

Marche

La Regione Marche è stata la prima a emettere un’ordinanza regionale per disciplinare gli stabilimenti balneari, che potranno aprire al pubblico solo a partire da venerdì 29 maggio. Per quanto riguarda il distanziamento, il governatore Luca Ceriscioli ha imposto un’area minima di 10,5 metri quadrati per ombrellone, poco di più rispetto alle linee guida nazionali.

Abruzzo

Forse la Regione che ha preso finora le misure di sicurezza più cautelative in Italia per quanto riguarda le spiagge libere, l’Abruzzo ha imposto ai Comuni l’obbligo di delimitare delle piazzole con nastri per creare delle aree riservate, da prenotare obbligatoriamente tramite app o piattaforme online per avere il diritto ad accedervi. Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, invece, l’ordinanza inizialmente prevedeva una distanza minima di 3,5 x 3,5 metri tra i pali degli ombrelloni (equivalenti a 12,25 mq), ma nei giorni scorsi è stata ridotta a 10 mq, in linea con il protocollo nazionale.

Lazio

Emessa solo due giorni fa, l’ordinanza della Regione Lazio permette agli stabilimenti balneari di aprire solo dal prossimo venerdì 29 maggio. Il governatore Nicola Zingaretti ha posto un particolare accento sulla necessità di fornire gel igienizzanti anche in prossimità delle attrezzature e nelle spiagge libere, ma per il resto non ha adottato misure più stringenti rispetto alle linee guida nazionali: il distanziamento tra ombrelloni, dunque, resta quello di 10 metri quadri.

Campania

Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato solo ieri l’ordinanza con cui ha consentito agli stabilimenti balneari di riaprire da oggi, sabato 23 maggio. Per il distanziamento sono state applicate le linee guida nazionali di 10 metri quadri per ogni ombrellone.

Puglia

Gli stabilimenti balneari pugliesi possono riaprire a partire dal dopodomani, lunedì 25 maggio, secondo quanto stabilito dall’ordinanza del governatore Michele Emiliano. Per il resto non vigono obblighi particolari e l’area per ogni ombrellone è di 10 metri quadri, in linea con le disposizioni nazionali. Più che altro, in questa regione il problema più sentito è quello delle spiagge libere, molto ampie e difficili da controllare. Difatti, il provvedimento regionale obbliga i Comuni a delimitarne i perimetri attraverso recinzioni, al fine di regolamentare gli ingressi.

Basilicata

Il governatore della Regione Basilicata Vito Bardi ha deciso di dare il via libera all’apertura degli stabilimenti balneari a partire da lunedì 25 maggio, tramite una norma contenuta nell’ordinanza firmata domenica scorsa. Per quanto riguarda le misure di contenimento sanitario adottate per evitare il rischio di contagio, la Basilicata non ha imposto misure più restrittive rispetto alle linee guida nazionali: gli ombrelloni, dunque, dovranno avere 10 metri quadri di area minima esclusiva.

Calabria

L’ordinanza della governatrice della Regione Calabria Jole Santelli ha consentito agli stabilimenti balneari calabresi di ripartire dallo scorso mercoledì 20 maggio. Per il distanziamento e la sicurezza sanitaria, solo valide le linee guida nazionali.

Sicilia

La stagione balneare siciliana parte ufficialmente il 6 giugno, ma gli stabilimenti balneari hanno la facoltà di aprire i loro bar e ristoranti già da ieri, venerdì 22 maggio. Per quanto riguarda l’allestimento e la sicurezza sanitaria, solo valide le linee guida nazionali.

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Alex Giuzio

Caporedattore di Mondo Balneare, dal 2008 è giornalista specializzato in economia turistica e questioni ambientali e normative legate al mare e alle spiagge. Ha pubblicato "La linea fragile", un saggio sui problemi ecologici delle coste italiane (Edizioni dell'Asino, 2022), e ha curato il volume "Critica del turismo" (Grifo Edizioni 2023).
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