Emilia-Romagna

Come saranno le spiagge romagnole anti-covid: il protocollo ufficiale della Regione

Approvate le regole per l'estate: 12 metri quadrati per ogni ombrellone, aree gioco limitate e divieto di happy hour ed eventi musicali

Una superficie minima di 12 metri quadrati per ogni ombrellone, con una distanza di 4×3 metri tra paletti e 1,5 metri tra lettini e sdraio; pasti ordinati tramite app di delivery e consegnati direttamente sotto l’ombrellone; aree gioco per bambini con un numero massimo di presenze consentite e accessi contingentati nelle spiagge libere; divieto assoluto di eventi di intrattenimento musicale e danzante. Sono alcune delle misure previste dal protocollo ufficiale della Regione Emilia-Romagna per regolamentare le misure di contenimento sanitario in spiaggia durante l’estate del coronavirus: presentate oggi tramite un comunicato stampa, le norme entreranno in vigore a partire da lunedì 18 maggio, data in cui la giunta Bonaccini intende far riaprire le spiagge.

accessori spiaggia

Dopo le Marche (vedi notizia), l’Emilia-Romagna è la seconda regione ad avere adottato un documento ufficiale da far rispettare sia nelle aree costiere in concessione che in quelle libere. Discusse stamane in un incontro tra Regione, associazioni di categoria, sindacati, Comuni costieri e direzione marittima, le linee guida mettono nero su bianco le regole da seguire per l’estate post emergenza coronavirus, tra cui figurano anche la numerazione e assegnazione delle postazioni o degli ombrelloni, gli stewart appositamente formati per accompagnare gli ospiti al lettino, le aree ristorazione in grado di garantire il distanziamento fisico e i servizi igienici, le docce e le cabine pulite e disinfettate ogni giorno e a ogni cambio di clientela. «In pratica saranno quattro le parole chiave dell’estate 2020 al mare», spiega la nota della Regione Emilia-Romagna. «Informazione capillare sulle regole da tenere per scongiurare ogni forma di contagio; responsabilizzazione degli utenti della spiaggia; distanziamento sociale tra personale, addetti e clienti per evitare rischi di assembramento; pulizia rigorosa e quotidiana di tutti gli spazi comuni e nella preparazione e somministrazione di cibi e bevande».

Le linee guida condivise

Si parte dall’arrivo in spiaggia con accessi allo stabilimento balneare che dovranno avvenire in modo ordinato, evitando assembramenti e nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro e, dove possibile, con percorsi differenziati per l’ingresso e l’uscita dallo stabilimento. In caso di afflussi consistenti di persone potranno essere previsti ingressi contingentati, anche su prenotazione telefonica o informatica fino a esaurimento dei posti ombrelloni e posti lettini. I gestori potranno, anche in forma aggregata, utilizzare piattaforme online per le prenotazioni e per evitare code alle casse potranno promuovere sistemi di pagamento veloci (card contactless) o con carte prepagate o attraverso portali web o app.

Il personale addetto al ricevimento e all’accompagnamento dei clienti, in caso non sia possibile assicurare la distanza interpersonale di almeno un metro, dovrà essere dotato di dispositivi e attrezzature di protezione nelle postazioni di lavoro (per esempio mascherine o schermature) e dovrà fornire ai clienti tutte le informazioni relative alle disposizioni e ai comportamenti da rispettare all’interno dello stabilimento per prevenire i rischi. Potranno altresì essere previste la numerazione delle postazioni e l’annotazione per ogni dei cliente, stagionale e giornaliero, anche per eventuali indagini di natura sanitaria; l’individuazione di modalità di transito da e verso gli ombrelloni e per lo stazionamento/movimento sulla battigia; l’accompagnamento alla zona ombreggio da parte di personale dello stabilimento (stewart).

In caso di pioggia o cattivo tempo i clienti non potranno sostare nei locali dello stabilimento che non sia in grado di garantire le distanze consentite (sedute ristorante, bar, sale, eccetera). In spiaggia, gli ombrelloni dovranno essere posizionati in modo da avere una superficie minima di 12 metri quadrati per ogni ombrellone (indicativamente a una distanza tra i paletti di ombrelloni e file di 4 metri e 3 metri). Tra le attrezzature di spiaggia (lettini e sdrai) non sistemate sotto l’ombrellone, invece, dovrà essere garantita la distanza minima di 1,5 metri. Le uniche deroghe ammesse alle distanze interpersonali riguardano i componenti di uno stesso nucleo familiare o le persone che pernottano nella stessa stanza o unità abitativa di una struttura ricettiva del territorio regionale. In questo caso vale la responsabilità individuale.

Tutte le attrezzature di spiaggia in dotazione allo stabilimento balneare (sedie, sdraio, lettini, attrezzature galleggianti e natanti) dovranno essere pulite ogni giorno e disinfettate periodicamente con soluzione igienizzante a base di cloro. La disinfezione dovrà comunque essere garantita a ogni cambio di clientela, così come la pulizia più volte al giorno per i servizi igienici – sia per i clienti che per il personale – e la disinfezione a fine giornata dopo la chiusura. Anche le docce (per cui la Regione consiglia di incentivare l’uso di quelle all’aperto) dovranno essere pulite con disinfezione a fine giornata, mentre nelle cabine vanno evitati gli usi promiscui (con le deroghe previste per nucleo famigliare o soggiornanti nella stessa camera), con disinfezione a ogni cambio di clientela. Se si usano come spogliatoi occorre posizionare kit con accessori per autopulizia come nei servizi igienici.

Per quanto riguarda il servizio di bar e ristorante, si promuove da parte delle strutture balneari l’attivazione di un servizio di delivery su ordinazione, con consegna dei cibi e bevande all’ombrellone o lettino nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, e si suggerisce comunque di tenere all’aperto l’area di somministrazione. Proprio per questo i Comuni potranno consentire anche il posizionamento di tavoli nelle cosiddette aree polifunzionali.

Le aree gioco per bambini vanno delimitate e individuate, indicando il numero massimo di bambini – soggetti alla vigilanza dei genitori per il rispetto delle indicazioni previste – consentiti all’interno dell’area stessa. Le attrezzature presenti dovranno essere disinfettate periodicamente. I giochi da spiaggia e le attività sportive sono invece consentiti esclusivamente negli spazi dedicati (aree polifunzionali) e sempre mantenendo il rispetto del distanziamento interpersonale di un metro. Quindi, sì agli sport individuali (come per esempio i racchettoni uno contro uno) o in acqua (nuoto, windsurf, sup e kitesurf) praticati sempre nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale, mentre per gli sport a coppie o in squadre (racchettoni, beach volley, calcetto, eccetera) valgono le indicazioni fornite dal ministero dello sport e dalle federazioni per la pratica sportiva, così come per lo svolgimento di eventuali tornei e competizioni. Infine, per quanto riguarda le piscine e le aree benessere, bisogna fare riferimento alle norme di sicurezza che saranno indicate per la riapertura di queste attività da parte del governo nazionale, altrimenti occorrerà inibirne l’accesso e l’utilizzo.

Sono invece al momento vietati gli intrattenimenti danzanti e gli eventi musicali di qualsiasi genere, con la sola eccezione di quelli esclusivamente di “ascolto” con postazioni sedute che garantiscano il distanziamento interpersonale. Vietata anche qualsiasi forma di aggregazione che possa creare assembramenti come balli, happy hours, degustazioni a buffet, con conseguente divieto di pubblicità in qualsiasi forma.

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