Sardegna

Nizzi sfida ancora i balneari: acquisito ricorso Antitrust contro estensione al 2033

Il sindaco di Olbia, noto per il suo rifiuto di applicare la legge 145/2018, ha fatto sapere di avere esaminato la documentazione dell'Autorità garante della concorrenza che di recente ha invocato le gare immediate sulle concessioni demaniali marittime.

È ormai guerra aperta tra il sindaco di Olbia Settimo Nizzi, la Regione Sardegna e gli imprenditori balneari sull’estensione delle concessioni demaniali marittime al 2033. Il primo cittadino di Olbia, da tempo impegnato a contestare l’applicazione di quanto previsto dalla legge 145/2018, ha fatto sapere alla stampa locale di avere acquisito il pronunciamento dell’Autorità garante della concorrenza, che nei giorni scorsi ha presentato ricorso contro l’estensione e ha invocato le immediate gare sulle concessioni balneari. In tutta risposta la Regione Sardegna, con un tempismo perfetto, ha pubblicato la delibera con cui disciplina l’applicazione del prolungamento al 2033, invitando i titolari di stabilimenti balneari a presentare domanda per ottenere l’estensione al 2033 prevista dalla legge italiana. Già lo scorso febbraio l’assessore regionale agli enti locali Quirico Sanna aveva “bacchettato” il sindaco Nizzi, affermando come il Comune di Olbia non potesse rifiutarsi di applicare la norma (una tesi confermata anche da un autorevole trattato giuridico pubblicato nei giorni scorsi da Mondo Balneare: “I Comuni non possono rifiutarsi di estendere le concessioni balneari al 2033“).

pouf Pomodone

Nel frattempo, sul nuovo gesto di sfida del sindaco Nizzi è intervenuta l’associazione Federbalneari Sardegna. Secondo il presidente Mario Isoni, «un ente come l’Antitrust non ha alcuna voce in capitolo sul demanio, ma interviene solo sulla parte commerciale e concorrenziale. Peraltro la vicenda riguarda solo il Comune di Piombino. Eppure, abbiamo appreso dai giornali che il sindaco del Comune di Olbia ha voluto acquisire la documentazione. Non abbiamo dubbio che lo abbia fatto anche con le 17 sentenze che confermano la validità della legge nazionale, che non è mai stata nemmeno impugnata dall’Europa».

E qui arriva la stoccata contro il sindaco Nizzi: «Abbiamo letto anche affermazioni dell’attuale primo cittadino di Olbia riguardo il rischio della morte del settore ristorazione in periodo Covid e ci domandiamo se per l’attuale sindaco invece possano morire le famiglie del settore turistico. Andare costantemente contro i lavoratori turistici della Sardegna o addirittura aspettare ricorsi al Tar per avere sentenze “a favore di un Comune” e contro le leggi nazionali e delibere regionali, nonché voler preparare presunti bandi, potrebbe sembrare vagamente strumentale, da campagna elettorale oltre che contro legge. Comprendiamo che su questi argomenti, in cui si rischia di perdere consensi, per qualcuno sia meglio non metterci la faccia».

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