Con la settimana bianca definitivamente saltata e la primavera ormai alle porte, un italiano su due sta già pensando alle vacanze estive con desiderio, sperando che la bella stagione possa regalare un po’ di ossigeno e di libertà dopo tanti mesi difficili a causa della pandemia del Covid-19. Ancora è prematuro sapere come sarà la prossima estate nelle spiagge italiane, ma è già possibile fare alcune ipotesi attendibili.
Quando apriranno gli stabilimenti balneari
Lo scorso anno, in piena emergenza sanitaria, gli stabilimenti balneari sono stati costretti a restare chiusi ad aprile e a maggio, perdendo le ottime feste primaverili (pasqua, liberazione e festa del lavoro, che peraltro sono state baciate da un sole splendente, mentre gli italiani non potevano uscire di casa). Quest’anno, invece, si può escludere l’ipotesi di lockdown totali, poiché nel frattempo si è capito che è possibile convivere con il coronavirus senza per forza costringere le persone a stare chiuse in casa, ma semplicemente adottando le necessarie precauzioni di distanziamento fisico e i dispositivi di protezione individuale (oltre a un po’ di sano buonsenso). Dall’altra parte, tuttavia, non ci si può nemmeno aspettare un’estate da “liberi tutti” come lo scorso anno, che ha favorito la riesplosione autunnale dei contagi, da cui non siamo ancora usciti.
La strada più plausibile, dunque, è quella che sta nel mezzo, come d’altronde si è è fatto in questo lungo inverno: molto probabilmente ci porteremo dietro il sistema a fasce anche per i prossimi mesi, con una gestione delle restrizioni a livello locale a seconda dei contagi, e gli stabilimenti balneari rientreranno in quella tipologia di attività che potranno stare aperte al pubblico se in fascia gialla, aperte con restrizioni in fascia arancione oppure chiuse se in fascia rossa. Sperando che i cambi di colore vengano decisi con un minimo di anticipo per permettere alle imprese di organizzarsi, al contrario di quello che si è fatto nei confronti degli impianti per lo sci.
Le misure di sicurezza
In luoghi promiscui come le spiagge, il rischio di focolai sarà inevitabile (lo abbiamo già visto la scorsa estate allo stabilimento balneare di Ostia chiuso per Covid), pertanto sarà fondamentale continuare ad adottare le misure di sicurezza attualmente in vigore, che continueranno molto probabilmente a restare obbligatorie per tutta l’estate: mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, indossare la mascherina e frizionare spesso le mani con gel igienizzante.
Oltre a ciò, gli stabilimenti balneari potranno dotarsi delle tante innovazioni immesse sul mercato in questi mesi per aumentare il livello di sicurezza in spiaggia, come le colonnine porta dispenser di Filleti, i prodotti igienizzanti di Emmediciotto, il sanificatore per lettini di Tecnopress (per chi vuole fare da sé) o i servizi di sanificazione del Gruppo Battistolli (per chi preferisce affidare questo delicato compito a ditte esterne). Valutando anche la possibilità di introdurre servizi aggiuntivi che, oltre a migliorare il comfort dei clienti, hanno anche il vantaggio di ridurre il rischio di contagio: è il caso del servizio di ristorazione e bar sotto l’ombrellone, che si può gestire con applicazioni come Smart Touch e rendere più comodo con appositi tavoli ausiliari come Tina La Ribaltina e le lastre Fiorini; o dei salotti galleggianti come Yacht Extension e Blunique. Senza dimenticarsi di incentivare la prenotazione online degli ombrelloni con pratici sistemi come YourBeach, Lungomare, BeachBot o Fast Reservation.
Il vantaggio dei vaccini
La differenza rispetto all’estate scorsa la farà soprattutto la campagna vaccinale in corso che, nonostante i ritardi, continua a procedere e sarà molto probabilmente arrivata a un’ottima copertura entro l’estate. Questo vantaggio fa ipotizzare che il governo potrebbe eliminare prima della prossima stagione alcune restrizioni come il coprifuoco e gli spostamenti tra regioni, che aiuterebbero di certo l’attività degli stabilimenti balneari.
Di certo, come abbiamo annunciato in un recente articolo, l’estate 2021 sarà ancora all’insegna del mare italiano: la differenza di passo tra i vari paesi europei renderà infatti impossibili gli spostamenti da e per l’estero ancora a lungo; pertanto gli stabilimenti balneari trascorreranno la seconda estate consecutiva senza flussi di turisti stranieri, ma con un’elevata presenza di italiani che opteranno per le vacanze di prossimità, frequentando mete vicine. E non ci si può nascondere che, per questo motivo, le presenze e i fatturati della scorsa estate negli stabilimenti balneari non sono stati catastrofici come si temeva.
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