È stata fissata per il prossimo 27 settembre, alle ore 9.30, l’udienza di merito al Tar di Lecce per il contenzioso tra il Comune di Ginosa, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato e un concessionario balneare che ha portato alla nota sentenza della Corte di giustizia europea del 20 aprile scorso. A darne notizia è il Sib-Confcommercio, che si è costituito parte in causa con un team di avvocati composto da Antonio Capacchione, Bartolo Ravenna, Stefania Frandi, Maria Alessandra Sandulli e Guglielmo Aldo Giuffrè.
Il contenzioso ha avuto origine da una diffida inviata dall’Agcm al Comune di Ginosa, che come gran parte delle amministrazioni comunali, aveva esteso la validità delle concessioni fino al 2033 applicando la legge 145/2018 (“legge Centinaio”). L’Antitrust aveva fatto presente al Comune l’obbligo di una previa procedura a evidenza pubblica, ritenendo che la norma nazionale sulla proroga automatica delle concessioni dovesse essere disapplicata poiché in violazione con i principi di concorrenza e libertà di stabilimento stabiliti dalla direttiva europea Bolkestein. Poiché il Comune di Ginosa non aveva dato seguito alla diffida, l’Agcm aveva presentato ricorso al Tar di Lecce chiedendo l’annullamento della delibera del Comune di Ginosa, e il Tar, in una sentenza firmata dal presidente Antonio Pasca, aveva rimesso la questione alla Corte di giustizia europea, sottoponendole una serie di quesiti che sono stati sciolti lo scorso 20 aprile.
Ora dunque, secondo la prassi giuridica, il Tar di Lecce dovrà prendere atto di quanto stabilito dalla Corte di giustizia europea ed esprimere il suo verdetto definitivo sullo specifico contenzioso riguardante la concessione balneare di Marina di Ginosa. La data dell’udienza è stata comunicata oggi alle parti interessate e potrebbe riservare ulteriori sorprese: il presidente del Tar di Lecce Antonio Pasca si è infatti già distinto per una serie di sentenze fuori dal coro rispetto al resto della giurisprudenza in materia di concessioni balneari, e resta da vedere come recepirà le disposizioni della Corte Ue.
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