Spiagge: non sempre la più bella è la migliore

Questo articolo fa parte di "Granelli di sabbia"

Divagazioni su processi, forme e tematiche ambientali della spiaggia. Una rubrica a cura del GNRAC.

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Varadero International, la migliore fra le 59 spiagge di 10 paesi dell’America latina valutate secondo una nuova metodologia che tiene conto di 20 fattori che considerano le componenti ambientali, gestionali, sanitarie e ricreative.

In un precedente articolo di “Granelli di sabbia” abbiamo parlato delle diverse graduatorie delle spiagge stilate in base alla loro bellezza, e abbiamo visto che raramente una spiaggia giudicata fantastica in un elenco compare fra le prime posizioni in un elenco diverso (anzi, spesso neppure compare). Nella gran parte dei casi, la valutazione e la conseguente classificazione vengono infatti svolte senza criteri oggettivi e, talvolta, influenzate da interessi economici. Molto spesso sono le località maggiormente frequentate che ricevono più “like”, e quindi appaiono come le più apprezzate dai visitatori, mentre le spiagge bellissime ma difficilmente raggiungibili risultano praticamente ignorate. E forse è una fortuna!

Comunque, tutte queste classifiche considerano quasi esclusivamente la bellezza delle spiagge, ma non è detto che la spiaggia “più bella” sia quella “migliore” da altri punti di vista, che forse interessano maggiormente chi vuole passare una giornata tranquilla e in sicurezza in un ambiente piacevole sul bordo del mare.

Nei siti web i fattori determinanti per giudicare una spiaggia sono il colore dell’acqua e della sabbia, e in subordine gli aspetti paesaggistici, la vegetazione, la facilità di accesso e la trasparenza dell’acqua. I termini usati per le descrizioni appartengono al vocabolario estetico e percettivo (bello, speciale, unico, impressionante, pittoresco, perfetto, sorprendente, paradisiaco, idilliaco, meraviglioso, da cartolina, eccezionale, impressionante, indimenticabile, spettacolare, straordinario, vergine, …instagrammabile!) ovviamente impossibili da quantificare. Un gruppo di ricercatori e amministratori locali, afferenti al Centro internazionale per la formazione in gestione e certificazione delle spiagge (Cifplayas), emanazione dell’associazione Proplayas, ha analizzato in modo scientifico il contenuto di oltre 70 siti web che riportano classifiche di spiagge, e solo il 30% di questi risulta che abbiano tenuto conto, nella loro valutazione, di un qualche tipo di indicatore.

Cifplayas ritiene che una buona spiaggia turistica debba soddisfare i bisogni umani pur garantendo la funzionalità dell’ecosistema, e su questo principio ha messo a punto una nuova metodologia di valutazione e l’ha testata, per il momento, su 59 spiagge sparse fra 10 paesi dell’America latina, dal Messico all’Argentina, da Cuba all’Ecuador. Abbiamo chiesto a Elaine De Oliveira, che insieme a Camilo Botero ha coordinato il gruppo di lavoro che ha sviluppato di questa metodologia, il motivo che li ha spinti a creare un nuovo sistema di valutazione. «Dopo avere esaminato una gran quantità di classifiche di spiagge in tutto il mondo e in cinque lingue diverse, è emerso che nessuna aveva una solida base scientifica», afferma De Oliveira. «Pertanto è stato effettuato uno studio sulla letteratura internazionale per capire quali fossero le qualità di una spiaggia richieste dai visitatori e quali, parallelamente, ne consentano una buona gestione e conservazione. Da questa analisi è nata la procedura che è stata proposta e collaudata».

Secondo questo gruppo di esperti la metodologia sviluppata tende a valutare lo stato della spiaggia quale sistema socio-naturale, prendendo in considerazione quattro componenti principali (sanitaria, conservazione, protezione e ricreazione), ciascuna con cinque indicatori, per un totale di venti parametri che, opportunamente pesati, confluiscono nel punteggio finale. Per esempio, nella componente sanitaria compaiono la qualità dell’acqua e della sabbia, nonché la quantità di rifiuti e la presenza di servizi; quella della conservazione considera la qualità ambientale, le azioni promosse per la gestione e le specie vegetali e animali presenti. La stabilità della spiaggia, la vulnerabilità e il rischio del litorale, nonché la protezione dalle mareggiate, rientrano nella categoria della protezione; mentre la facilità di accesso, i servizi, il valore paesaggistico e la sicurezza incidono sulla componente ricreativa.

L’idea è che questo tipo di metodologia contribuisca a delineare una nuova visione del ranking delle spiagge, considerando fattori e indicatori naturali ed ecosistemici che, per il gruppo di ricercatori, sono i più importanti. «Il modello o sistema di gestione, e soprattutto di gestione preventiva e adattativa, deve essere alla base delle graduatorie delle spiagge. Questo è fondamentale se si richiede un processo oggettivo, scientificamente fondato e affidabile nel tempo», hanno scritto De Oliveira e Botero nel loro report.

Le quattro componenti principali e i rispettivi indicatori del metodo di valutazione delle spiagge proposto da Cifplayas.

Ovviamente queste caratteristiche si esplicano in modo diverso in funzione dell’ubicazione e del tipo di frequentazione della spiaggia, e di conseguenza, oltre a una classifica generale, ne vengono proposte tre separate per le spiagge urbane, di paese e rurali. Le spiagge urbane sono quelle situate davanti a una città e aperte al pubblico, con vicine attività commerciali e servizi, e possono anche essere adiacenti a porti industriali, pescherecci e turistici; le spiagge di paese sono poste fuori dai maggiori centri urbani, e vedono una popolazione poco numerosa ma permanente, che ha servizi comuni organizzati su piccola scala; mentre le spiagge rurali non hanno alle spalle edifici, sono raramente servite da mezzi pubblici e si presentano in condizioni naturali.

Il peso che hanno i vari parametri cambia in funzione del tipo di spiaggia. Per esempio, nelle spiagge urbane pesano di più gli aspetti ricreativi, mentre su quelle rurali sono i parametri relativi alla conservazione che influenzano maggiormente il punteggio totale ottenuto dalla spiaggia.

Valutazione della spiaggia di Varadero international, risultata prima nella graduatoria stilata nel 2023, e di quella di Copacabana, forse la più famosa spiaggia dell’America latina.
La famosissima spiaggia di Copacabana si pone solo al 47° posto nella graduatoria delle 59 spiagge analizzate (foto di Priscila Linhares da Silva)

Queste sono le migliori spiagge dell’America Latina, fra quelle analizzate, secondo la graduatoria generale e per tipologia.

Le 10 migliori spiagge dell’America latina

  1. Varadero internazionale (Cuba)
  2. Varadero storica (Cuba)
  3. Ponta de Nossa Senhora de Guadalupe (Brasile)
  4. Spiaggia del Faro Maya (Cuba)
  5. Spiaggia di Punta Esmeralda (Messico)
  6. Prainha (Brasile)
  7. Pero (Brasile)
  8. Praia do Sargi (Brasile)
  9. Carlo (Argentina)
  10. Valeria (Argo)

Le 10 migliori spiagge urbane dell’America Latina

  1. Varadero internazionale (Cuba)
  2. Varadero storica (Cuba)
  3. Spiaggia di Punta Esmeralda (Messico)
  4. Spiaggia El Corsario (Messico)
  5. Malecón (Ecuador)
  6. Complesso di Punta Mogotes (Argentina)
  7. Spiaggia di El Morrillo (Cuba)
  8. Chabela (Ecuador)
  9. Ostenda (Argentina)
  10. Faro di Itapuã (Brasile)

Le 10 migliori spiagge di paese dell’America Latina

  1. Ponta de Nossa Senhora de Guadalupe (Brasile)
  2. Pero (Brasile)
  3. Praia do Sargi (Brasile)
  4. Carlo (Argentina)
  5. Valérie (Argentina)
  6. Praia do Forte (Porto) (Brasile)
  7. Morro de São Paulo (Brasile)
  8. Paradiso Engabao (Ecuador)
  9. Praia do Estaleiro (Brasile)
  10. Spiaggia di Varadero (Ecuador)

Le 5 migliori spiagge rurali dell’America Latina

  1. Spiaggia del Faro Maya (Cuba)
  2. Prainha (Brasile)
  3. Manzanillo (Colombia)
  4. Puerto Engabao (Ecuador)
  5. Playa Blanca (Guatemala)

N.B. In conseguenza del fatto che nella prima analisi il numero di spiagge rurali valutate è stato modesto, per questa categoria sono state evidenziate solo le prime cinque classificate.

E per il resto del mondo?

A questo punto si pone però un dubbio: un sistema di classificazione creato per le spiagge dell’America latina può essere utilizzato per tutte le spiagge del mondo? A questo Camilo Botero risponde che «il metodo di valutazione si applica a qualsiasi spiaggia di ogni paese e di ogni continente, poiché si basa su parametri universali e sulla revisione della letteratura scientifica a livello globale. Nel 2023 è stato applicato solo all’America latina perché è la principale area di azione di Proplayas, ma nei prossimi anni si prevede di espanderlo a livello globale».

Ricordiamo che questa prima valutazione ha preso in considerazione un numero assi limitato di spiagge e, correttamente, gli autori le elencano tutte, ammettendo che altre, non ancora valutate, potrebbero rivoluzionare la classifica, ma non certo il punteggio assegnato a ciascuna spiaggia. In definitiva è bene ricordare che, dicendo “la migliore”, s’intende fra quelle analizzate e non necessariamente la migliore dell’America latina o del mondo. Se analizziamo dieci spiagge bruttissime, sicuramente una avrà il punteggio più alto, ma questo non basta per sceglierla come meta delle nostre vacanze. Il metodo che viene proposto, prevedendo un punteggio che va da zero a cento, ci consentirà anche una comparazione e magari, nella zona in cui ci troviamo, potremmo vedere che facendo qualche chilometro in più arriveremmo a una spiaggia decisamente migliore. O che sarà meglio andare in piscina!

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