Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria accoglie con soddisfazione la circolare che la Regione Toscana ha diramato nei giorni scorsi ai Comuni (vedi notizia) per disciplinare l’estensione di 15 anni delle concessioni balneari, disposta dall’ultima legge di bilancio.
«Com’è noto – riepiloga una nota di Assobalneari-Confindustria – la legge di approvazione del “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2019” (legge n. 145/2019 in G.U. n. 302 del 31 dicembre 2018) ha introdotto delle nuove disposizioni in materia di demanio marittimo, stabilendo che le concessioni disciplinate dal comma 1, dell’articolo 1, del D.L. n. 4001993, che riguardano gli stabilimenti balneari e le attività turistico ricreative assimilate, in essere alla data del 31 dicembre 2018, abbiano una durata di 15 anni, a decorrere dal 31 dicembre 2018 e cioè fino al 31 dicembre 2033. Purtroppo tale legge non contiene consigli o indicazioni utili da seguire da parte dei Comuni, che gestiscono oggi la materia delle concessioni demaniali per uso turistico-ricreativo, né da parte dei diretti interessati (i concessionari, appunto), per poter usufruire della proroga».
«La lacuna è stata colmata, assai opportunamente e responsabilmente, dalla Regione Toscana che il 4 marzo ha convocato a Firenze le categorie interessate per presentare una bozza di provvedimento contenente alcuni indirizzi operativi per dare pratica attuazione alle disposizioni che riguardano la proroga quindicennale degli attuali titoli concessori», prosegue Assobalneari Italia. «Nel corso di detto incontro è stata sottolineata, da parte del rappresentante di Assobalneari Fabrizio Licordari, la necessità di sburocratizzare al massimo le procedure attuative della proroga disposta dalla legge di bilancio, eliminando il ricorso a istanze formali e relativa pubblicazione, le conseguenti istruttorie da parte dei Comuni, tenuto conto che si tratta di prorogare delle regolari concessioni in atto».
«Le osservazioni formulate da Assobalneari sono state condivise senza riserva alcuna da parte di tutte le rappresentanze di categoria presenti all’incontro», sottolinea il comunicato dell’associazione. «Successivamente la Regione Toscana ha ufficialmente formalizzato e diffuso, in data 20 marzo 2019, un’apposita circolare dov’è previsto che il Comune debba notificare a ogni concessionario la nuova durata della concessione, determinando con ciò il ricalcolo del valore della concessione stessa, con riferimento alla nuova scadenza prevista per il 31 dicembre 2033 e, di conseguenza, l’importo dovuto all’erario per l’imposta di registro, che deve essere corrisposta entro e non oltre venti giorni dalla notifica».
Spiega ancora Assobalneari Italia: «Nell’indicata circolare si precisa che il concessionario, con l’occasione, debba manifestare la volontà di “formalizzare” la rideterminazione della durata della concessione, pagando l’imposta di registro relativa, e comunicando nel contempo al Comune la propria scelta operativa: cioè se preferisce od opti per una semplice “annotazione” sul titolo concessorio attualmente posseduto, che ne evidenzi la nuova data di scadenza temporale al 31 dicembre 2033, oppure se preferisca il rilascio di un apposito atto ricognitivo, che costituirà un atto aggiuntivo al titolo concessorio posseduto».
«La Regione ha concluso le proprie linee di indirizzo sottolineando la necessità che le procedure per la formalizzazione della rideterminazione della durata delle concessioni siano attivate dai singoli Comuni e concluse, in tempi ragionevoli, “in modo che gli operatori siano in possesso delle necessarie formalità, prima dell’apertura dell’ormai prossima stagione balneare”», conclude la nota.
© Riproduzione Riservata