«L’irrituale iniziativa della procura di Genova rischia di aggravare ulteriormente la situazione di sostanziale paralisi dei Comuni nella formalizzazione della nuova durata». Lo afferma una nota del Sib-Confcommercio, che sta valutando di mobilitare la categoria in seguito alla circolare inviata dalla procura di Genova alle amministrazioni comunali in cui si ritiene invalida l’estensione delle concessioni fino al 2033 (vedi notizia, NdR).
«Sin qui sono state inutili le nostre innumerevoli e incessanti richieste – sottolinea il presidente del Sib Antonio Capacchione – volte a superare l’irresponsabile inerzia del governo nazionale nell’emanazione del DPCM che avvia la riforma del settore, nonché di una circolare applicativa della legge che ha disposto la nuova durata delle concessioni demaniali. Al contrario, alcune settimane fa, sorprendentemente, vi è stato l’invio, alle Autorità di sistema portuale, di una nota di segno contrario da parte della Direzione generale per i porti».
Conclude Capacchione: «È del tutto evidente la necessità e l’urgenza di una adeguata, decisa e incisiva azione di pressione della nostra categoria. Pertanto il prossimo 16 gennaio a Roma, presso la sede di Confcommercio, nel già convocato consiglio direttivo nazionale della nostra organizzazione si decideranno le non più differibili iniziative per la tutela della balneazione attrezzata italiana».
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