Attualità Toscana

Rinnovo concessioni balneari, altri Comuni nel mirino dell’Agcm

Nuova diffida inviata a San Vincenzo

L’Autorità garante della concorrenza sta continuando a inviare lettere di diffida ai Comuni costieri che hanno applicato l’estensione delle concessioni balneari al 2033 disposta dalla legge nazionale 145/2018. In particolare, l’Agcm si sta concentrando sulla Toscana: dopo avere iniziato lo scorso ottobre con Piombino e avere proseguito a dicembre con Carrara e Castiglione della Pescaia, nei giorni scorsi è infatti toccato a San Vincenzo. Ad annunciarlo è stato lunedì l’assessore al demanio Massimiliano Roventini, durante la seduta del consiglio comunale: «Nei giorni scorsi l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha trasmesso al Comune di San Vincenzo una lettera di diffida in merito alla delibera del 30 novembre 2020 relativa all’estensione delle concessioni demaniali marittime fino al 2033».

Secondo l’Antitrust, ha spiegato Roventini, la delibera del Comune di San Vincenzo sarebbe in contrasto con gli articoli 49 e 56 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, «in quanto appare suscettibile di limitare ingiustificatamente la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi nel mercato interno, nonché con le disposizioni normative eurounitarie in materia di affidamenti pubblici, con particolare riferimento all’articolo 12 della direttiva Bolkestein». L’Agcm ha dato sessanta giorni di tempo al Comune per ritirare il provvedimento ritenuto lesivo della concorrenza, e se non lo farà entro i termini, entro ulteriori trenta giorni si riserverà la facoltà di presentare ricorso. L’assessore Roventini ha annunciato l’intenzione dell’amministrazione di San Vincenzo di «rispondere punto su punto tramite un legale a cui stiamo dando mandato per procedere».

«Sapevamo che, proprio come accaduto anche in altre realtà, avremmo potuto ricevere questo tipo di comunicazione», ha aggiunto Roventini. «Se l’Antitrust riterrà opportuno presentare ricorso contro questo provvedimento, ci difenderemo nelle sedi opportune. La giurisprudenza è contrastante e le varie sentenze finora emesse dai Tar sono sia favorevoli che contrarie. Il nostro atto si basa sull’applicazione di una legge dello Stato legittima, la 145/2018, che ha istituito la validità delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2033, indicando i Comuni, allo stesso tempo e in modo esplicito, come esecutori nel darne applicazione».

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