«Non conoscevo Settimo Nizzi prima delle sue sconcertanti dichiarazioni sui balneari, ma mi dicono che prima di fare il sindaco, questo signore ha ricoperto la carica di parlamentare di Forza Italia. Mi domando allora dove fosse Nizzi mentre i suoi colleghi di partito si davano da fare per ostacolare il disegno di legge che voleva portare gli stabilimenti balneari alle aste». Lo afferma il presidente di Assobalneari – Federturismo Confindustria Fabrizio Licordari (nella foto), commentando le recenti posizioni espresse dal primo cittadino di Olbia contro l’estensione di 15 anni delle concessioni disposta dal governo.
«Dopo la prima boutade del sindaco – sottolinea Licordari – il senatore Gasparri ha ricordato l’importanza che ha rivestito per Forza Italia la battaglia contro le evidenze pubbliche degli stabilimenti balneari, condotta nella precedente legislatura insieme a Lega e Fratelli d’Italia. Eppure Nizzi continua imperterrito nella sua linea. Evidentemente non ha altri problemi a cui pensare nella sua città, o forse ha trovato un argomento per avere un po’ di popolarità al di fuori dei suoi confini cittadini».
«Ma Nizzi poteva scegliere di avere una popolarità positiva, la stessa del ministro Centinaio che ha mantenuto il suo impegno con i balneari differendo il termine delle nostre concessioni fino al 2033, o quella del sindaco di Montesilvano che è stato il primo a rilasciare i titoli con la nuova scadenza. Invece, il primo cittadino di Olbia ha scelto di conquistare solo una reputazione negativa», prosegue il presidente di Assobalneari Italia.
«Un sindaco dovrebbe essere al fianco degli imprenditori che lavorano e che danno lavoro – aggiunge Licordari – anziché provocare problemi, come sta facendo Nizzi, non solo ai balneari del suo territorio ma indirettamente anche ai colleghi di tutta Italia. Come mai questo sindaco è così preoccupato per le norme superiori a quelle dello Stato italiano? Perché, al contrario, Nizzi non considera che la legge di bilancio è stata già vagliata al microscopio dall’Europa, la quale ha minacciato persino procedure di infrazione in caso il nostro governo non avesse apportato alcune correzioni, e nessuno ha avuto niente da dire sull’estensione delle concessioni balneari?».
Conclude Licordari: «Chiedo che Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e da sempre vicino alle vicende dei balneari, prenda una posizione e richiami al senso di appartenenza di un partito che ha fatto una battaglia al di fianco delle imprese balneari. Nizzi forse non si sta rendendo conto che è lui a sbagliare, e non tutti gli altri».
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