Legambiente Sicilia ha presentato una memoria al Consiglio dei ministri e alla Commissione europea per chiedere l’impugnativa della legge regionale approvata nei giorni scorsi dall’assemblea siciliana, con cui vengono prorogate tutte le concessioni demaniali marittime fino al 2033 (vedi notizia).
«Tutto ciò – lamentano gli ambientalisti – in violazione della normativa comunitaria che prevede l’obbligo di gara pubblica per le concessioni demaniali e soprattutto di una recente sentenza del Consiglio di Stato che a novembre scorso ha sancito l’obbligo per le strutture amministrative di disapplicare la legge nazionale di proroga che oggi la Regione Siciliana si avventura a recepire».
«L’aspetto più grave dal punto di vista ambientale – afferma Legambiente Sicilia – è poi che si prorogano automaticamente migliaia di concessioni senza una nuova istruttoria progettuale di merito, ben sapendo che centinaia di concessioni sono state rilasciate negli anni precedenti senza le verifiche oggi imposte dalle nuove normative in materia di aree di interesse naturalistico e di valutazione ambientale. E tutto ciò in assenza di qualunque pianificazione e senza i Piani d’uso del demanio marittimo che si sarebbero dovuti redigere ai sensi di una legge regionale del 2005».
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