Sib-Confcommercio

“Il 2020 sarà l’anno più impegnativo per la storia del settore balneare”

Il presidente del Sib: "Al lavoro per garantire sicurezza giuridica, economica e fisica alle imprese sulla spiaggia"

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 305 del decreto legge 30 dicembre 2019 n. 162 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi”, è entrata in vigore la sospensione fino al 30 giugno 2020 del pagamento dei canoni arretrati pertinenziali disposta dall’articolo 34 dello stesso (vedi notizia, NdR). Al fine di evitare possibili confusioni, si ricorda che il termine per il pagamento dei canoni demaniali rimane quello del 15 settembre e per l’anno 2020 la variazione Istat del canone è di -0,75% rispetto a quello versato nel 2019 (si veda la circolare Mit del 9 dicembre 2019).

Il meccanismo di determinazione dei canoni demaniali va certamente modificato perché c’è chi paga poco e chi tantissimo e, nel contempo, va rivisto l’attuale trattamento fiscale ingiusto e vessatorio del settore, ricordando che quelle balneari sono le uniche imprese turistiche di tutto il continente europeo alle quali si applica l’Iva al 22%; che pagano la tassa rifiuti anche per periodi nei quali sono chiuse e non li producono, per non parlare dell’Imu (che si vuole estendere persino sugli ombrelloni!) alla quale sono soggette ancorché concessionarie e non proprietarie del suolo.

L’anno che si apre sarà particolarmente impegnativo per le nostre famiglie e per la balneazione attrezzata italiana: forse sarà il più importante nella storia plurisecolare di un settore che è cruciale per la nostra economia turistica e che è stato, fin qui, vergognosamente maltrattato e penalizzato. Si tratterà di garantire la continuità di lavoro a queste aziende superando i ritardi di troppi Comuni nell’applicazione di una legge dello Stato che ha differito di quindici anni la scadenza delle concessioni, che rimane valida ed efficace a dispetto di tanti “polveroni” sollevati per impedirne la sua applicazione. Nel mentre, è urgente un’adeguata ed efficace azione di contrasto del fenomeno erosivo delle spiagge.

In definitiva è non più rinviabile fornire, a queste imprese, la indispensabile sicurezza:

  • giuridica, eliminando tutti i fattori di precarietà normativa e di incertezza amministrativa;
  • economica, superando un trattamento fiscale esoso, ingiusto e punitivo;
  • fisica, con efficaci e organici interventi di contrasto del preoccupante fenomeno erosivo recentemente aggravato dai cambiamenti climatici in atto.

La nostra battaglia sindacale, quindi, continua con lo spirito unitario che da sempre ci anima, convinti che con la salvaguardia della balneazione attrezzata italiana si tutela l’interesse generale del paese.

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Antonio Capacchione

Avvocato, presidente nazionale del Sindacato italiano balneari - Fipe Confcommercio dal 2018, già vicepresidente vicario.
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