Il decreto Milleproroghe contiene la sospensione dei canoni balneari pertinenziali. La norma, licenziata dal consiglio dei ministri, va a congelare fino al 30 giugno 2020 il pagamento dei maxi canoni Omi: si tratterebbe cioè solo di una salvaguardia temporanea per dare un minimo di respiro, senza tuttavia risolvere la situazione disperata in cui si trovano alcune centinaia di concessionari di spiagge e porti turistici in Italia.
Questo il testo del provvedimento, contenuto all’articolo 37 del Milleproroghe: «Al fine di sostenere il settore turistico-balneare e quello della nautica da diporto, è sospeso dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020 il pagamento dei canoni dovuti riferiti alle concessioni relative a pertinenze demaniali marittime con finalità turistico-ricreative e alle concessioni demaniali marittime per la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto, di cui all’articolo 03 del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494» (scarica il testo integrale del provvedimento, completo di relazione tecnica e illustrativa »).
La vicenda dei concessionari pertinenziali
Le concessioni demaniali pertinenziali riguardano circa trecento stabilimenti balneari e porti turistici colpiti dai “canoni Omi“, calcolati cioè secondo i valori definiti dall’Osservatorio mobiliare italiano. In base a quanto disposto dalla legge finanziaria del 2007, per questi canoni sono stati disposti aumenti fino al +4500%, con cifre fino a 300 mila euro annui. Le imprese del settore, in prevalenza piccole e medie aziende a carattere familiare, non sono state in grado di sostenere questi canoni, andando a maturare debiti che hanno già portato in molti al fallimento per colpa di una legge ingiusta.
Nonostante le proteste che durano da dieci anni e i numerosi tentativi fatti in parlamento per risolvere la situazione, lo Stato italiano non ha mai individuato una soluzione: anzi, nei mesi scorsi l’Agenzia delle entrate ha avviato i prelievi forzosi nei confronti di queste aziende. E qui sta appunto il problema: il provvedimento contenuto nel Milleproroghe va solo a sospendere il pagamento dei canoni, peraltro per appena sei mesi, ma non elimina le ingenti cartelle esattoriali che incombono sulle imprese che non hanno pagato tali cifre.
Per risolvere la questione dei pertinenziali in via definitiva, occorrerebbe abolire del tutto i canoni Omi e stralciare i debiti pregressi. Ma a quanto pare di capire leggendo tra le righe del Milleproroghe, il governo intenderebbe inserire la soluzione definitiva ai pertinenziali solo in un riordino complessivo dei canoni da varare entro i prossimi sei mesi – cioè entro la scadenza della sospensiva.
I commenti delle associazioni di categoria
Maurizio Rustignoli (presidente Fiba-Confesercenti): «La sospensione temporanea del pagamento dei canoni pertinenziali è un risultato positivo, seppure intermedio e non del tutto soddisfacente. Per avere certezze definitive, il settore ha bisogno del riordino complessivo dei canoni che chiediamo da tempo: dopo questa sospensiva che accogliamo con favore, ora la strada va percorsa tutti insieme. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i parlamentari di maggioranza che hanno collaborato per l’approvazione di questo provvedimento e il ministro Paola De Micheli che ha mantenuto l’impegno preso durante l’incontro con le associazioni di categoria».
Antonio Capacchione (presidente Sib-Confcommercio): «La nostra intensa e incessante battaglia ha conseguito un primo positivo, anche se non esaustivo, intervento in favore di quelle centinaia di famiglie di balneari che sono costrette a pagare canoni demaniali ingiusti e insostenibili. Ringraziamo tutti i nostri interlocutori politici, ivi compreso autorevoli esponenti dell’attuale governo, che hanno compreso la drammaticità della situazione e garantito il loro impegno per l’adozione di tale misura di tutela. Continueremo la nostra battaglia affinché il parlamento e il governo nei prossimi mesi risolvano definitivamente questo problema che sta distruggendo, economicamente e moralmente, alcune centinaia di famiglie di onesti lavoratori».
Cristiano Tomei (coordinatore Cna Balneari): «La sospensione del pagamento dei canoni pertinenziali è un segnale importante per centinaia di imprese balneari che non riescono più a reggere il pagamento di canoni esorbitanti e fuori misura. Ora è necessario, pr il futuro, eliminare il moltiplicatore derivante dai valori Omi al fine di riportare questi concessionari a un regime uguale alle altre imprese di settore».
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