Rilasciare quanto prima le concessioni demaniali fino al 2033, come previsto dalla legge 145/2018, per consentire agli imprenditori balneari di effettuare una programmazione a lungo termine, investire nella valorizzazione del litorale, nel miglioramento qualitativo dei servizi offerti e nella salvaguardia del paesaggio. È la richiesta emersa durante il meeting promosso da Federbalneari Lazio a cui hanno partecipato i rappresentanti dei comuni di Roma, Santa Marinella, Montalto Di Castro, Civitavecchia, Fiumicino, Tarquinia, Ladispoli, Formia, Gaeta, Cerveteri, Anzio. L’incontro si è svolto lo scorso mercoledì a Civitavecchia, presso la sala del Comitato di gestione ADSP Mar Tirreno Settentrionale. Erano presenti l’avvocato Stefano Zunarelli e l’avvocato Vincenzo Cellamare, consulente del sistema di rappresentanza di categoria Federbalneari Litorale Nord.
«È stato un incontro molto positivo e costruttivo, in cui i Comuni partecipanti hanno potuto chiarire molti dei dubbi sull’applicazione della norma e hanno compreso la necessità di arrivare, in tempi brevi, alla sua applicazione», spiega Marco Maurelli, coordinatore di Federbalneari Lazio. «Federbalneari Lazio conferma così il suo ruolo di trait d’union tra le associazioni del territorio e i Comuni costieri: il tavolo di confronto che si è aperto sarà permanente, a disposizione per ulteriori eventuali richieste di spiegazioni e chiarimenti».
Conclude Maurelli: «Vogliamo affiancare i Comuni in questa complessa fase in modo da poter gestire insieme le criticità connesse alla gestione del demanio. Per questo organizzeremo presto nuovi incontri sugli aspetti tecnici della legge 145/2018, sulla destagionalizzazione, sulla rigenerazione urbana e sulle nuove norme riguardanti la paesaggistica, coinvolgendo anche la Regione Lazio».
Molti i punti di rilevanza per i Comuni approfonditi durante l’incontro: dalla sospensione dei canoni demaniali marittimi alla permanenza sul demanio di manufatti di facile rimozione, solo per citarne alcuni. Particolare attenzione è stata data anche a quanto previsto dal nuovo Piano territoriale paesistico regionale del Lazio in merito a destagionalizzazione e rigenerazione urbana, punti su cui Federbalneari Lazio ha lavorato per oltre un anno, grazie ai quali le imprese balneari avranno la possibilità di rimanere aperte durante l’inverno, proponendo attività alternative a quelle di balneazione classica, e di convertire dei volumi attualmente inutilizzati in altra tipologia di strutture, con la possibilità di garantire un’offerta turistica più moderna senza per questo dover impattare sull’ambiente con nuove costruzioni.
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