Friuli Venezia Giulia

Callari (Regione Fvg): “Amarezza per conclusioni tavolo tecnico spiagge”

L'assessore al demanio del Friuli Venezia Giulia: "Comuni in subbuglio, servono posizioni chiare"

«Amministratori pubblici e imprenditori non possono che esprimere grande amarezza per le recenti conclusioni del tavolo tecnico istituito a maggio presso la presidenza del consiglio per delineare i criteri sulla sussistenza o meno della scarsità della risorsa naturale disponibile. Dispiace che il governo voglia dimostrare che non siamo in presenza di un bene limitato, giustificando in sostanza la non necessità delle gare per l’assegnazione delle concessioni». Lo ha affermato l’assessore al demanio della Regione Friuli Venezia Giulia Sebastiano Callari (Lega) durante il tavolo interregionale degli assessori al demanio marittimo, istituito in seno alla Conferenza delle Regioni e convocato ieri in modalità telematica per discutere l’annoso problema delle concessioni demaniali marittime.

«I Comuni sono inevitabilmente in subbuglio», ha aggiunto Callari. «Il nostro dovere è quello di assumere posizioni chiare nell’interesse delle moltissime aziende attive in un settore strategico per l’economia italiana».

Il tavolo interregionale fra gli assessori al demanio ieri ha stabilito di chiedere al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga di intervenire ufficialmente presso l’esecutivo nazionale per conoscere quali siano i suoi obiettivi e quale la strada che tutti insieme si debba intraprendere in questa partita. Analogamente si è deciso di istituire un gruppo di lavoro per effettuare, territorio per territorio, una ricognizione sui piani di utilizzazione del demanio marittimo statale con finalità turistico-ricreativa e per delineare le prime linee guida condivise per la pubblicazione dei nuovi bandi per l’assegnazione delle concessioni.

«Dal tavolo interregionale degli assessori al demanio marittimo è emersa inoltre un’indicazione che potrebbe rivelarsi particolarmente utile per il governo», ha concluso Callari. «Prevedendo una prelazione per i vecchi concessionari, a gara ultimata questi ultimi – nel caso non risultassero vincitori – potrebbero esercitare tale diritto, con l’obbligo però di allinearsi alle caratteristiche della proposta risultata migliore».

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