La presidenza del consiglio ha convocato il tavolo tecnico sulla riforma delle concessioni balneari, che vedrà confrontarsi i rappresentanti delle associazioni di categoria con i ministeri competenti, per concordare i contenuti del riordino del demanio marittimo. La prima riunione si terrà venerdì 9 giugno alle ore 11 nella sede del Dipartimento per il coordinamento amministrativo a Roma.
La lettera di convocazione è stata inviata mercoledì scorso da Elisa Grande, capo dipartimento della presidenza del consiglio e coordinatrice generale del tavolo sulla riforma delle concessioni balneari. Sono state invitate tutte le associazioni nazionali che rappresentano gli imprenditori balneari: Assobalneari e Federturismo Confindustria, Base Balneare, Cna Balneari, Confartigianato imprese demaniali, Confimprese demaniali, Federbalneari, Fiba-Confesercenti, Itb Italia, Sib-Confcommercio, Associazione Italia Balneare, Coordinamento concessionari pertinenziali. Al tavolo siederanno inoltre i rappresentanti dei titolari di campeggi e villaggi turistici (Faita-Federcamping e Assitai), di hotel (Federalberghi) e di porti turistici (Confindustria Nautica, Assormeggi, Assonat e Assomarinas), anch’essi in parte interessati dalla riforma delle concessioni demaniali marittime. Per quanto riguarda il governo, saranno presenti i funzionari dei ministeri delle infrastrutture e trasporti, dell’economia e finanze, delle imprese e made in Italy, dell’ambiente, del turismo, delle politiche del mare, degli affari regionali e degli affari europei, tutti a vario titolo competenti sulle questioni legate al riordino delle concessioni.
«Data la natura tecnica del tavolo – sottolinea la lettera di convocazione – gli enti in indirizzo sono pregati, sin dalla prima riunione, di volere fare intervenire dei qualificati rappresentanti con specifiche competenze tecniche, delegati a esprimere la posizione del proprio ente. La partecipazione delle associazioni di categoria è prevista dal decreto istitutivo attraverso la presenza di un rappresentante ciascuna».
Il tavolo interministeriale sulla riforma del demanio marittimo è stato previsto per la prima volta dalla legge 118/2022, la “legge sulla concorrenza” voluta dal governo Draghi che ha imposto le gare delle concessioni entro il 31 dicembre 2023. Anche il governo Meloni, col “decreto milleproroghe” che ha allungato la validità delle concessioni fino al 31 dicembre 2024, ha confermato la necessità di istituire il tavolo di confronto prima di procedere con il riordino del demanio marittimo. In particolare, l’esecutivo si è imposto di avviare la mappatura di tutte le concessioni per capire la quantità di spiagge già occupate e quelle ancora concedibili. L’11 maggio un decreto della presidenza del consiglio aveva istituito ufficialmente il tavolo e nominato Elisa Grande come coordinatrice, ma la data della prima riunione è stata annunciata solo con la lettera di mercoledì scorso.
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