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Balneari, Mef: “Richieste Agenzia demanio sono attività ricognitiva”

Una nota del Ministero dell'economia e finanze cerca di tranquillizzare i concessionari sulle richieste di incameramento inviate in Toscana

Il Ministero dell’economia e finanze è intervenuto con una nota ufficiale per tranquillizzare gli imprenditori balneari sulle attività dell’Agenzia del demanio, che nei giorni scorsi in Toscana ha chiesto di avviare le pratiche per l’incameramento delle strutture di difficile rimozione. «Le iniziative intraprese dall’Agenzia del demanio su alcuni territori costituiscono un’attività meramente ricognitiva e di raccolta di informazioni. Tali azioni, a seguito di approfondimenti effettuati, non risultano avere alcuna conseguenza sulle concessioni balneari», afferma la nota del Mef, diramata ieri pomeriggio: «Il governo presidia e segue con grande attenzione la questione dei balneari e procede rapidamente verso una sua soluzione, anche attraverso il tavolo istituito presso Palazzo Chigi e volto principalmente a mappare le coste italiane», aggiunge inoltre la nota, riferendosi al tavolo tra ministeri e associazioni di categoria previsto dalla legge 118/2022 e annunciato lo scorso 12 maggio dalla presidenza del consiglio, ma non ancora convocato con una data.

Gli imprenditori balneari erano in agitazione a causa delle lettere inviate dall’Agenzia del demanio a tutti i Comuni costieri della toscana per chiedere di avviare le procedure di incameramento degli stabilimenti balneari. In base all’articolo 49 del Codice della navigazione, alla scadenza della concessione demaniale tutte le strutture di “difficile rimozione” che vi insistono sopra diventano di proprietà dello Stato, secondo una procedura nota come “incameramento” che di fatto rappresenta un esproprio degli edifici senza alcun indennizzo. La legge è in vigore dal 1942, anno di approvazione del Codice della navigazione, ma finora di fatto non è mai stata applicata alle concessioni storiche, in quanto hanno goduto prima del regime di “rinnovo automatico” e poi di una lunga serie di proroghe che hanno sempre rinviato la scadenza dei titoli. Ma ora, con la scadenza fissata al 31 dicembre 2023 e il divieto a qualsiasi ulteriore proroga automatica imposto dalla Corte di giustizia europea, in assenza di una norma che decida cosa dovrà succedere dal prossimo anno, l’Agenzia del demanio ha iniziato ad avviare gli espropri in base alla legge attuale.

Il fatto ha riguardato per ora solo i Comuni toscani, probabilmente perché gli uffici regionali dell’Agenzia del demanio sono stati più ligi di altri, ma le direttive arrivavano dalla direzione nazionale e pertanto gli imprenditori balneari di tutta Italia temevano l’arrivo di lettere simili anche in altre regioni costiere. Tanto però è bastato per sollevare le proteste delle associazioni di categoria, riprese da alcune forze politiche: la prima è stata Forza Italia, che martedì scorso ha depositato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’economia Giancarlo Giorgetti e delle infrastrutture Matteo Salvini, seguita giovedì dalla Lega. E così ieri è arrivato il chiarimento del Ministero dell’economia, l’ente di cui fa parte l’Agenzia del demanio, a tentare di tranquillizzare gli operatori del settore. Che però attendono atti concreti e non più parole.

Così Maurizio Gasparri e Deborah Bergamini di Forza Italia, firmatari dell’interrogazione parlamentare insieme a Chiara Tenerini, hanno commentato ieri la nota del Mef: «Ci auguriamo che operi al più presto il tavolo costituito dalla presidenza del consiglio sulla questione dei balneari e che proceda con speditezza la mappatura delle nostre coste da parte del Ministero delle infrastrutture. Come sappiamo bene, questa mappatura dimostrerà che le spiagge non sono una risorsa scarsa e che quindi c’è ancora risorsa per poter concedere nuovi spazi a nuove imprese. Per quanto riguarda le iniziative del demanio in Toscana, da verifiche che abbiamo personalmente condotto, rileviamo che non ci possono essere conseguenze dannose per le imprese balneari, ma che si tratta soltanto di un’acquisizione di notizie che non può assolutamente mettere in discussione le concessioni. Pertanto, ad avviso di Forza Italia, è auspicabile una rapida operatività dei tavoli e della mappatura e anche un chiarimento da parte del governo sulla natura dell’iniziativa assunta dall’Agenzia del demanio. Ci è stato spiegato che si tratta solo di un’azione ricognitiva priva di conseguenza, ma in ogni caso abbiamo puntato un faro e stiamo seguendo la vicenda a garanzia della continuità delle imprese balneari».

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Alex Giuzio

Caporedattore di Mondo Balneare, dal 2008 è giornalista specializzato in economia turistica e questioni ambientali e normative legate al mare e alle spiagge. Ha pubblicato "La linea fragile", un saggio sui problemi ecologici delle coste italiane (Edizioni dell'Asino, 2022), e ha curato volume "Critica del turismo" (Grifo Edizioni 2023).
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