«Assobalneari Italia comunica che con sentenza n. 12038/2020 il tribunale di Roma, in accoglimento della domanda giudiziale di Assobalneari Italia patrocinata dall’avvocato Claudio Coppacchioli del Foro di Roma, ha dichiarato la nullità del marchio “Assobalneari Campania” registrato a nome del sig. Antonio Cecoro, inibendo al medesimo l’utilizzo del marchio stesso e condannandolo al pagamento del risarcimento dei danni e delle spese legali». Lo rende noto un comunicato stampa dell’associazione Assobalneari Italia, aderente a Federturismo-Confindustria, che ha allegato anche la sentenza emessa in data 8 settembre 2020 (scaricala in pdf »).
«Tale pronuncia si fonda sul legittimo ed esclusivo diritto di Assobalneari Italia di utilizzare la denominazione Assobalneari, con la declinazione delle varie regioni italiane in cui l’associazione è rappresentata», prosegue la nota. «Con detta sentenza, quindi, viene completamente ribaltato l’assunto pubblicato su Mondo Balneare nell’articolo del 13 aprile 2017, nel quale si rappresentava, sia da parte del sig. Cecoro che dell’avvocato Luigi Roma, che il sig. Antonio Cecoro aveva l’esclusivo diritto di utilizzo del marchio Assobalneari Campania, potendolo sottrarre anche ad Assobalneari Italia. Allo stato, quindi, il sig. Cecoro è stato costretto ad abbandonare l’uso della denominazione Assobalneari Campania per non incorrere nelle pesanti penalità comminate dal tribunale di Roma».
Commenta il presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari: «La sentenza del tribunale di Roma ci ha ovviamente soddisfatti, anche alla luce degli ingiusti attacchi rivolti in passato al sig. Emiliano Esposito, rappresentante legittimo di Assobalneari Italia nella regione Campania che potrà così, come espresso dal tribunale di Roma, utilizzare il marchio di Assobalneari nella sua regione».
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