Il Comune di Santa Marinella, in Lazio, si schiera a difesa della proroga delle concessioni balneari fino al 2033. La misura era stata disposta dalla legge 145/2018 del primo governo Conte, ma a novembre 2021 il Consiglio di Stato l’ha annullata ritenendola incompatibile col diritto europeo. Lo scorso anno il governo Draghi, con la legge sulla concorrenza, ha fissato la scadenza dei titoli al 31 dicembre 2023 e imposto la loro riassegnazione tramite gare pubbliche; tuttavia nel frattempo migliaia di concessionari avevano ottenuto dalle loro amministrazioni comunali la protocollazione della scadenza fino al 2033, pagando anche l’imposta di registro e realizzando investimenti di conseguenza. Un’impasse che il governo Meloni, chiamato a concludere la riforma avviata da Draghi, dovrà senz’altro risolvere; e nel frattempo Santa Marinella è il primo Comune a schierarsi ufficialmente a difesa della validità delle concessioni per altri dieci anni. L’amministrazione laziale, infatti, sostiene di avere rilasciato la proroga al 2033 a oltre cinquanta concessioni dopo una regolare procedura di evidenza pubblica che ha permesso a qualsiasi potenziale interessato di presentare una domanda concorrente, e per questo i titoli sarebbero validi a tutti gli effetti, nel rispetto del diritto europeo.
Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei lo ha spiegato due giorni fa incontrando gli operatori balneari del territorio: «Questa amministrazione, grazie anche al supporto degli uffici preposti, ha già prorogato oltre cinquanta concessioni demaniali in scadenza, poiché nel pieno rispetto della direttiva Bolkestein, e come sostenuto anche nella recente sentenza del Consiglio di Stato, sono state riassegnate tramite un bando di evidenza pubblica. Solo per tre concessioni, per le quali dopo la pubblicazione all’albo pretorio sono pervenute più offerte in concorrenza, sarà ora necessario fare una nuova gara per assegnarle al miglior offerente. Un iter che avverrà dunque sempre nel pieno rispetto delle direttive europee sulla libera concorrenza».
«Voglio rassicurare tutti gli operatori balneari, perché chi ha ottenuto la proroga ora non deve temere nulla, mentre chi deve ancora mettersi in regola e fare domanda lo faccia con sollecitudine», ha aggiunto il primo cittadino della località laziale. «Siamo talmente sicuri della correttezza del nostro operato che nessun ente sovra comunale e nessun organo di giustizia potranno mai impugnare i nostri provvedimenti, ne siamo certi. E qualora, nella più remota delle ipotesi, questo dovesse accadere, pur di tutelare la categoria dei balneari, siamo pronti a far valere le nostre ragioni, in ogni grado di giudizio, fino se sarà necessario alla Corte di giustizia europea».
Della modalità innovativa con cui il Comune di Santa Marinella ha esteso le concessioni balneari fino al 2033 avevamo parlato già tre anni fa su Mondo Balneare, con l’associazione Federbalneari che l’aveva definito un “esempio virtuoso”. Per chi è interessato ad approfondire, è disponibile anche il testo della delibera risalente al 16 dicembre 2019.
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