Perché le onde a riva disegnano sempre la forma della costa

Questo articolo fa parte di "Granelli di sabbia"

Divagazioni su processi, forme e tematiche ambientali della spiaggia. Una rubrica a cura del GNRAC.

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Onde che si modellano fino ad assumere la forma della costa (La Quajira, Colombia)

Siamo comodamente seduti sulla spiaggia a osservare le onde che frangono vicino a riva, con il sole che tramonta proprio davanti a noi. È l’inizio della primavera e non c’è dubbio che stiamo guardando verso occidente. Ci viene la curiosità di sapere dove si siano formate queste onde e quanta strada abbiamo fatto per arrivare sulla nostra spiaggia, perché qui non c’è molto vento. Consultiamo l’inseparabile smartphone (“telefono intelligente”) sulla pagina del meteo, ma tanto intelligente non sembra essere: ci dice che al largo è in corso una mareggiata da sud-ovest, mentre vediamo le onde provenire da ovest! Eppure… come al solito, aveva ragione lo smartphone.

Le onde che si muovono al largo non vengono frenate dal fondale e corrono con le creste rettilinee a distanza regolare l’una dall’altra. Quando si avvicinano alla costa e la profondità dell’acqua si riduce, cominciano a essere frenate e rallentano. Oggi le onde al largo sono oblique rispetto alla riva (come sostiene lo smartphone), ma la parte più vicina alla costa viene frenata prima, mentre quella più lontana prosegue per un po’ la propria corsa con la stessa velocità, e poi rallenta sempre con un po’ di ritardo rispetto all’altro tratto. Questo fa sì che piano piano piano le creste si dispongano quasi parallelamente a riva. È il fenomeno della rifrazione, lo stesso che disperde i colori quando le onde luminose attraversano un prisma, che forma l’arcobaleno e che ci permette di costruire le lenti. E anche che ci fa vedere piegata una cannuccia parzialmente immersa in un bicchiere d’acqua!

La rifrazione fa ruotare le onde tanto che, indipendentemente dalla loro direzione al largo, esse raggiungono sempre la spiaggia con le creste quasi parallele alla riva.

Abbiamo visto, in un “granello” precedente, come le onde lunghe vengano frenate più al largo, mentre quelle più corte risentano del fondale molto più vicino a riva. Le lunghe onde di questa mareggiata iniziano quindi a ruotare molto lontano dalla costa e hanno tutto il tempo (o meglio, lo spazio) per disporsi con le creste che disegnano il profilo della costa. Se le onde sono corte o il fondale è molto ripido, questo processo avviene in prossimità della spiaggia e la rotazione delle onde non può completarsi. Ecco perché è solo quando c’è un vento locale che increspa la superficie del mare che si vedono delle piccole onde arrivare molto oblique alla riva!

Ma allora, chi è che muove la sabbia lungo la costa? È vero che le onde più lunghe ruotano quasi completamente, ma la loro energia è tale che, anche se arrivano a frangere con un piccolo angolo rispetto alla riva, la sua componente lungo la costa è comunque sufficiente per spostare una grande quantità di sabbia. Le onde minori, che hanno meno energia, possono arrivare con un angolo maggiore e dare anche loro un contributo allo spostamento dei sedimenti. La gran parte della sabbia si muove fra la linea dei frangenti e la riva, e tanto più forte è la mareggiata, tanto più ampia sarà la fascia di mare entro la quale si sposta la sabbia.

Il vento che genera le onde può avere provenienze diverse, e quindi produrre onde che si propagano in differenti direzioni. Ma quando queste arrivano a costa si dispongono comunque “quasi” parallelamente a essa, a volte con una componente in un senso, a volte nel senso opposto. Quel fiume di sabbia, di cui abbiamo parlato in un altro “granello di sabbia” ancora, può quindi scorrere in entrambe le direzioni, ma in genere una è prevalente, ed è quella che determina il senso del trasporto litoraneo netto. Se sulla nostra spiaggia vi sono dei pennelli per la difesa costiera, e sono sufficientemente distanziati l’uno dall’altro, ci possono dire il senso in cui scorre il fiume di sabbia: l’insabbiamento avviene sul lato posto sopraflutto, e l’erosione su quello sottoflutto. Nel caso in cui le onde provengano sempre con le creste perfettamente parallele alla riva, i pennelli ci dicono che… sono stati spesi dei soldi inutilmente!

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