«Ritengo che le parole del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri in merito alla situazione delle concessioni demaniali marittime interpretano lo stato d’animo che pervade oggi non solo la categoria degli imprenditori balneari, ma anche di tutti i concessionari che operano sul demanio turistico ricreativo come per esempio porticcioli, ormeggiatori, campeggi, alberghi, ristoranti, eccetera. Parliamo di decine di migliaia di imprese per lo più costituite da famiglie». Lo dichiara Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria, commentando il recente annuncio del senatore di Forza Italia sulla presentazione di un emendamento per rinviare le gare delle concessioni balneari.
«Il senatore Gasparri, che ben conosce l’annosa vicenda delle concessioni, presentando il suo emendamento al milleproroghe pone giustamente l’attenzione sulla necessità di intervenire immediatamente con un provvedimento affinché si possa avere il tempo di effettuare, nell’adempimento delle norme attuali, una ricognizione delle coste marittime, lacuali e fluviali del nostro paese, la cosiddetta mappatura», prosegue Licordari. «Il risultato di questa importante operazione da parte dello Stato potrebbe riservare delle sorprese e confermare quanto Assobalneari Italia sostiene con fermezza ormai da quindici anni, e cioè che la direttiva Servizi non riguarda le concessioni di beni turistico balneari, come anche affermato dallo stesso estensore della direttiva Frits Bolkestein. E ciò con la buona pace di coloro che invece intrallazzano aggirandosi per i corridoi del parlamento europeo per favorire multinazionali o fondi di investimento che non vedono l’ora di mettere le mani sulle coste italiane».
«In un momento in cui i Comuni si stanno apprestando a preparare le gare e i tribunali amministrativi regionali azzerano i titoli concessori precedentemente rilasciati, c’è la necessità di un provvedimento urgente che sospenda ogni iniziativa locale in attesa dei risultati della mappatura approvata anche dal governo Draghi, per consentire il riordino della materia e avviare una trattativa e un confronto seri con la Commissione europea», conclude Licordari. «Per questo Assobalneari Italia, insieme ad Assomarinas e Confindustria Nautica e con il sostegno di Federturismo, ha chiesto in queste ore un incontro con il presidente del consiglio Giorgia Meloni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA