Sib-Confcommercio

“Impediremo che i balneari siano merce di scambio con la Commissione Ue”

Capacchione (Sib) sul pressing riportato da alcuni quotidiani

Sulla riforma delle concessioni balneari, il presidente del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione lancia un monito governo e alla politica. L’occasione è stata l’assemblea organizzata ieri dall’associazione a Lecce. «Come è noto – ha detto Capacchione – pende una trattativa fra il nostro paese e la Commissione europea sull’uso delle risorse economiche del Pnrr e dei fondi per la coesione, oltre che in materia migratoria. Una trattativa difficile nella quale la Commissione europea non sembra intenzionata a concedere la flessibilità richiesta dallo Stato italiano. Questa rigidità sarebbe stata ribadita, secondo alcune notizie di stampa, anche nella riunione che ha tenuto il ministro agli affari europei Raffaele Fitto lo scorso martedì 28 febbraio. Ci può essere, pertanto, la tentazione di utilizzare la questione balneare come “merce di scambio ” nelle trattative con la Commissione europea».

«Dispiace che sia proprio quanto chiesto oggi dal quotidiano della Confindustria, ricorrendo anche alla solita falsità dell’inserimento della questione nel Pnrr nonostante la smentita sia del ministro delle imprese Adolfo Urso nel question time di ieri che della portavoce della Commissione europea lo scorso 23 gennaio. Il Sole 24 Ore di ieri infatti con enfasi chiede che il governo dia un segnale forte alla Commissione in quanto “pare evidente che per rendere praticabile l’interazione chiesta dal governo tra Pnrr, il RepowerEU e la nuova flessibilità sull’utilizzo dei fondi di coesione occorra lanciate segnali precisi sull’altra questione pendente, quella della proroga a fine 2024 delle concessioni balneari […]Tema caldo, parte integrante degli impegni inseriti nel Pnrr, da cui ora non si potrà prescindere“. Ci auguriamo che il Governo non ceda a questa tentazione e non raccolga queste interessate sirene».

«Contrabbandare il nostro turismo per i fondi europei a nostro avviso sarebbe un suicidio per il paese e delittuoso verso decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione attrezzata che il mondo ci invidia», conclude Capacchione. «Ci adopereremo affinché non accada».

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Il Sindacato italiano balneari si è formalmente costituito il 14 dicembre 1960 e, attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), aderisce alla Confcommercio - Confturismo.
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