Appare evidente che chi ancora in questi giorni continua ad attaccare Forza Italia e le associazioni di categoria che hanno permesso l’affossamento del progetto di riforma delle concessioni demaniali non ha più chiaro quale sia l’interesse della categoria e la reale volontà degli operatori che dovrebbe rappresentare. Una base composta da imprenditori e famiglie che hanno investito i propri capitali e che hanno visto i loro sacrifici minacciati proprio da quel provvedimento e da chi come loro, tradendo la loro volontà, lo ha sostenuto.
Probabilmente la fuga dei loro tesserati servirà a chiarirgli meglio le idee. Anche nelle loro assemblee, infatti, alle quali abbiamo partecipato come relatori, abbiamo sempre ricevuto il sostegno del pubblico sulle nostre posizioni e ci siamo trattenuti nell’infierire ulteriormente.
Noi siamo e rimarremo contro le gare e contro la direttiva Bolkestein e a favore delle imprese e dei lavoratori italiani. Dopo l’ennesima proroga approvata ieri alla Camera, a maggior ragione sosteniamo la necessità di escludere balneari e ambulanti dalla direttiva. Un impegno che rispetteremo non appena torneremo al governo del Paese.
Maurizio Gasparri è senatore di Forza Italia. La sua nota sopra riportata, inviata oggi a Mondo Balneare, è una replica alle dichiarazioni di Riccardo Borgo (presidente Sib-Confcommercio), Vincenzo Lardinelli (presidente Fiba-Confesercenti) e Giorgio Mussoni (presidente Oasi-Confartigianato) che abbiamo pubblicato ieri (vedi articolo).
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