Basilicata Federbalneari

Estensione concessioni spiagge, Basilicata in alto mare: la denuncia di Federbalneari

Faraco: "Già precluso un anno di pianificazione, e ora la Regione vuole addirittura annullare la determina di febbraio"

La Regione Basilicata avrebbe intenzione di annullare la delibera n. 155/2019 con cui ha disposto l’estensione di 15 anni delle concessioni balneari, sostituendola con un altro provvedimento che sollevi i funzionari dalle loro responsabilità: lo rende noto Pasquale Faraco, presidente di Federbalneari Basilicata, che esprime il suo disappunto contro questa decisione.

«Lo scorso 20 gennaio – riferisce Faraco – c’è stato un incontro presso la sala consiliare della Regione Basilicata tra operatori balneari e alcuni assessori e consiglieri regionali di maggioranza, dove si è discusso sul mancato espletamento dell’estensione delle concessioni demaniali marittime come da legge nazionale n. 45/2018 e relativa delibera regionale di recepimento n.155 del 25 febbraio 2019. Dopo oltre 300 giorni dall’approvazione della delibera regionale n. 155/2019, gli assessori e i consiglieri ci hanno detto che tale provvedimento non va bene, promettendo di varare entro un mese un collegato alla legge di bilancio regionale in cui estendere le concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033: questo per sollevare i funzionari del demanio marittimo regionali dalle responsabilità, visto che non vogliono espletare al rilascio dei titoli delle concessioni demaniali marittime con l’attuale delibera regionale n. 155/2019, che quindi presumibilmente verrà modificata o annullata in autotutela».

«Intanto a noi operatori balneari della Basilicata è stato già precluso un anno di estensione, di progettazione di investimenti – denuncia Faraco – perché l’estensione di 15 anni decorreva dal 31 dicembre 2018. Così si è andati a favorire e avvantaggiare le Regioni e i Comuni che hanno già rilasciato l’estensione delle concessioni demaniali marittime con semplici delibere o determine che recepiscono la legge nazionale 145/2018, senza creare tanto ostruzionismo come fanno qui da noi in Basilicata, e tutto questo solo per una valutazione personale dei funzionari e dirigenti dell’ufficio demaniale marittimo regionale di Matera».

Conclude Faraco: «Sono basito che si riesca a creare un problema anche sulla più semplice cosa, dove in realtà il problema non esiste. L’ufficio demanio marittimo di Matera non è una sede giurisdizionale: se la legge possa essere o meno in contrasto con i principi comunitari, questo lo decideranno i tribunali. Inoltre, decorsi oltre 300 giorni dalla pubblicazione, una delibera è inoppugnabile, pertanto annullare la delibera regionale n. 155 del 25 febbraio 2019 significherebbe commettere un altro abuso. La legge nazionale 145/2018 è in vigore e valida, poiché ad oggi non è sottoposta al vaglio di legittimità costituzionale o del diritto eurounitario. A ciò si aggiunga che non vi è stata alcuna sentenza amministrativa, civile o penale che abbia disapplicato la disposizione normativa in questione né la delibera regionale. Il paradosso è che prima si rende esecutiva una delibera con la sua pubblicazione sul Bur; poi, decorsi oltre 300 giorni, si dice che la sua attuazione è al vaglio degli uffici giurisdizionali regionali; infine si dice che la delibera non va bene e che bisogna fare un collegato alla legge di bilancio regionale in cui si estendono le concessioni demaniali marittime regionali al 31 dicembre 2033. Sembra che in Basilicata ci troviamo nell’epoca degli antichi romani. Altrove la politica crea, non distrugge. Altrove la politica accoglie, non abbandona. Altrove la politica comprende, non ignora. Altrove la politica si respira, mentre in posti come la Basilicata, la politica si mastica a piccoli bocconi! E quando si inizia a masticare, si corre pure il rischio che il boccone vada “storto”».

© Riproduzione Riservata

Federbalneari Italia

Federbalneari Italia è un'associazione di categoria che riunisce le imprese del turismo balneare italiano.
Seguilo sui social: