Il sindaco di Olbia non ci sta, e continua ad andare contro il suo stesso partito pur di ribadire la sua contrarietà all’estensione delle concessioni balneari fino al 2033. «Quello della Regione è un grosso passo falso», ha detto senza mezzi termini Settimo Nizzi (nella foto), che ha convocato una conferenza stampa per sparare a zero contro il provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla giunta della Sardegna che disciplina il prolungamento di 15 anni disposto dalla legge nazionale 145/2018. E per ribadire la sua intenzione di istituire le gare immediate sulle concessioni balneari di Olbia.
Nizzi non è nuovo a queste uscite: da circa un anno il primo cittadino di Olbia continua a invocare le gare sulle concessioni balneari, ricordando che la direttiva europea Bolkestein è superiore a qualsiasi norma italiana. Una posizione che ha messo in imbarazzo persino i vertici del suo partito, Forza Italia, rendendo necessario l’intervento del senatore Maurizio Gasparri (leggi lo storico dei nostri articoli su Settimo Nizzi). E così, subito dopo l’approvazione del provvedimento regionale, Nizzi è tornato all’attacco, scatenando la dura reazione dell’assessore regionale Quirico Sanna e delle associazioni di categoria dei balneari.
La posizione di Nizzi: “I 15 anni sono illegittimi”
«L’atto del direttore generale dell’assessorato degli enti locali, Umberto Oppus, è illegittimo, inefficace e ininfluente», ha attaccato Nizzi in conferenza stampa, presentandosi insieme al suo dirigente Davide Molinari e con un faldone pieno di provvedimenti, pareri e atti che gli darebbero ragione.
«Gli uffici comunali, per quanto mi riguarda, dovranno continuare ad applicare le previsioni comunitarie. Il resto è una presa in giro, perché sono tutte cose infattibili», ha aggiunto il sindaco. «Si deve stare alle leggi e non faremo atti illegittimi per prendere qualche voto. Consiglio agli imprenditori balneari di farsi seguire da persone preparate, che abbiano studiato e per le quali le leggi non siano usa e getta».
Da parte sua, Nizzi ha confermato l’intenzione di ignorare la legge nazionale e di procedere con le gare immediate: «Ultimeremo il Pul e pubblicheremo i bandi per l’assegnazione delle concessioni. Al governatore ribadisco il mio sostegno per tutto il mandato e la mia lealtà, nonostante questo clamoroso errore».
La reazione della Regione
Immediata la risposta dell’assessore regionale agli enti locali Quirico Sanna, che contesta la posizione di Nizzi: «Mi assumo la responsabilità politica del provvedimento che estende le concessioni balneari di 15 anni. Si tratta di un atto legittimo e legale: la Regione Sardegna ha fatto per ultima ciò che hanno fatto tutte altre regioni costiere d’Italia. Noi lavoriamo per creare sviluppo e occupazione, garantendo il massimo sostegno ai nostri imprenditori».
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