Sono stati dichiarati inammissibili tutti gli emendamenti al decreto “Dignità” che volevano escludere le concessioni balneari e gli ambulanti dall’applicazione della direttiva europea Bolkestein.
Oltre alla proposta di Forza Italia di cui avevamo dato notizia nei giorni scorsi, anche Fratelli d’Italia aveva presentato degli emendamenti analoghi. Ed è proprio il partito di Giorgia Meloni a dare l’annuncio della bocciatura: «I presidenti delle commissioni Finanze e Lavoro della Camera hanno dichiarato inammissibili i nostri emendamenti anti-Bolkestein», dichiarano in una nota i deputati di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, Riccardo Zucconi e Walter Rizzetto. «È una scelta incomprensibile»
«Nel decreto infatti si parla di contrasto al precariato – proseguono i tre parlamentari – ma evidentemente per la maggioranza la situazione di incertezza in cui da ormai troppi anni lavorano balneari e ambulanti non li rende sufficientemente precari. È il frutto di una mentalità dirigista per cui precario può essere considerato solo il lavoratore dipendente e non il piccolo imprenditore che ha investito i risparmi di una vita e ora rischia di vedersene privato da una direttiva europea folle e mal recepita dall’Italia. Peccato perché l’approvazione dei nostri emendamenti avrebbe consentito di restituire stabilità e futuro a questi due settori. Li ripresenteremo in occasione del Milleproroghe e lì capiremo le reali intenzioni della maggioranza».
Anche Forza Italia, tramite l’europarlamentare Lara Comi, protesta per la bocciatura del proprio emendamento: «L’inammissibilità dell’emendamento sulla Bolkestein di Forza Italia al DL Dignità è uno stop preoccupante. Ora la maggioranza Lega-5Stelle dimostri con i fatti concreti la sua volontà di risolvere una volta per tutte un problema che incombe sul futuro di decine di migliaia di piccoli imprenditori e lavoratori del settore balneare e del commercio ambulante. Al di là del merito della dichiarazione di inammissibilità, il messaggio che proviene dalla maggioranza di governo del supposto “cambiamento” è quello di un ennesimo stop nel percorso verso una soluzione al problema del cattivo recepimento della direttiva Bolkestein da parte dello Stato italiano. Ci dicano se stanno dalla parte dei balneari e degli ambulanti, come fa Forza Italia senza tentennamenti da sempre, oppure se intendono perseverare nell’errore dei governi precedenti, mettendo a rischio il futuro di 30mila piccoli imprenditori».
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