Opinioni

Concessioni balneari, come gestire la transizione: una proposta

L’attenzione che alcuni lettori hanno prestato al mio precedente articolo mi incoraggia a riproporre, in una versione attualizzata alle scadenze in corso, la procedura autorizzativa che presentai lo scorso anno a Marina di Carrara ad alcuni concessionari durante la fiera Balnearia alla quale mi avevano invitato.
La scadenza contemporanea di tutte le concessioni balneari (stabilita per il prossimo 31 dicembre dalla legge 118/2022 approvata lo scorso agosto, NdR) porrà un grosso problema organizzativo a carico delle amministrazioni comunali e probabili danni a un importante settore imprenditoriale e alle casse dello Stato. Questa proposta, se attuata, consentirebbe invece di rassicurare molti operatori e incoraggiare tutti gli altri ad avere fiducia nelle proprie capacità imprenditoriali.

I sette punti della proposta

  1. In applicazione alla legge 118/2022, le amministrazioni comunali comunicano tempestivamente attraverso i propri siti web, non oltre il 30 aprile, che le domande relative alle richieste delle concessioni demaniali marittime per fini turistici, ricreativi e sportivi devono essere presentate entro il prossimo 31 maggio.
  2. I concorrenti compilano l’apposito modello di domanda e allegano la documentazione richiesta. Nel modello sono chiaramente indicati i requisiti e gli obblighi che i concorrenti devono rispettare per la validità della domanda come, per esempio, la titolarità di concessioni ad altro soggetto giuridico.
  3. Entro i 15 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle domande, le amministrazioni comunali provvedono a pubblicare sul sito web l’elenco dei concorrenti ammessi.
  4. In assenza di richieste concorrenti per la stessa area, si procede all’assegnazione.
  5. In presenza di più richieste per la stessa area, le amministrazioni comunali invitano i concorrenti a presentare i progetti di occupazione conformi ai piani di spiaggia, dove presenti, o alle indicazioni della destinazione d’uso.
  6. Le amministrazioni devono comunicare cosa intendono privilegiare nell’interesse della comunità e, nel caso in cui le finalità siano le stesse, i criteri di giudizio e i valori assegnati nella formazione della graduatoria.
  7. La durata della concessione sarà di almeno dieci anni in presenza di immobili da accatastare o accatastati e di almeno cinque anni per occupazioni con attrezzature e ripristino a fine della stagione balneare dello stato originario.

Cosa ne pensano gli operatori balneari di questa proposta? Lo spazio dei commenti è a disposizione per discuterne.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Umberto De Angelis

Si è occupato per oltre quindici anni di demanio marittimo, prima come direttore del consorzio Cogi, che ideò, propose e si aggiudicò la realizzazione del Sistema informativo del demanio marittimo, e poi come presidente della società di scopo alla quale venne affidata la realizzazione, l'avviamento e un breve periodo di gestione del Sid.