«Le formalità per trasformare in atto amministrativo la recente norma che estende le concessioni di 15 anni sono chiare: una semplice istanza con le generalità del titolare, gli elementi identificativi dell’atto concessorio e la richiesta di applicazione della legge, e cioè dell’articolo 1 comma 682 e seguenti ex lege 145 del 30 dicembre 2018. Nessuna “formula sacramentale” o procedura amministrativa speciale, nessun modello D1 e seguenti e nessuna documentazione da allegare. Bastano solo una marca da bollo e il pagamento dell’imposta di registro a seguito o della vidimazione (stampigliatura sul documento originario) oppure di un semplice atto ricognitivo in duplice originale (per l’autorità marittima e per il concessionario), con copia per l’Agenzia delle entrate ai fini della registrazione». Lo ha spiegato il presidente nazionale del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione nel corso delle due assemblee svoltesi oggi in Puglia, rispettivamente a Brindisi e a Lecce.
Scopo dei due incontri era proprio quello di illustrare la nuova normativa nazionale del settore, relativa sia al differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime di 15 anni, sia alla sospensiva dello smontaggio delle attrezzature balneari, entrambi disposti dall’ultima legge di bilancio. Il presidente Sib Capacchione nel corso dei lavori ha sottolineato che questi sono dei «piccoli passi in un processo complessivo per la messa in sicurezza giuridica, economica e fisica delle aziende balneari».
L’imposta di registro può essere pagata a rate
A proposito dell’imposta di registro, il presidente del Sib ha chiarito che questa «può essere assolta anche mediante il pagamento rateale annuale, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 3 comma 16 del decreto legge 6 luglio 2012 nr. 95».
«Ciò è importante soprattutto per i concessionari pertinenziali, che hanno canoni esageratamente elevati – ha sottolineato Capacchione – e per i quali il Sib sta continuando, anche in queste ore, un’iniziativa doverosa in favore della parte più debole e indifesa dei balneari italiani».
L’appello a una tutela definitiva del settore
«È tempo che le istituzioni restituiscano agli imprenditori balneari italiani quella dignità che è stata calpestata vergognosamente negli ultimi anni – ha detto in conclusione il presidente del Sib – tutelando migliaia di famiglie di onesti lavoratori che forniscono un servizio essenziale e di eccellenza per il Paese: quello di assicurare che la balneazione avvenga in tutta tranquillità e in totale sicurezza».
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