«Per evitare la procedura d’infrazione europea contro la gestione del nostro comparto balneare, e rendere trasparente il sistema, non servono soluzioni fantasiose. Il Movimento 5 Stelle lo sostiene da tempo, la questione è cristallina come il mare delle nostre regioni: gare a evidenza pubblica, le uniche in grado di garantire allo stesso tempo trasparenza, imparzialità, legalità e libera concorrenza». Lo scrive in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il deputato cinquestelle Sergio Battelli, dopo l’emergere di una bozza segreta del governo che vorrebbe appunto istituire le gare delle spiagge (vedi notizia).
«Oltre a rivedere i criteri di assegnazione delle concessioni – prosegue Battelli – è indispensabile sia aumentare la disponibilità di spiagge libere, che attualmente in alcune aree è prossima allo zero, sia rivedere i canoni demaniali, alcuni dei quali sono totalmente fuori mercato. Bisogna sanare gli squilibri tra chi paga troppo poco e chi paga troppo: penso in particolare ai balneari pertinenziali, colpiti in questi anni da una grave ingiustizia fiscale che mette a repentaglio il futuro di almeno trecento imprese familiari. Per sanare questa situazione andrebbe introdotto un sistema tariffario che tenga conto della diversa redditività delle varie aree».
«È vergognoso che in Italia il demanio pubblico sia assegnato all’infinito e senza criteri meritocratici. Le nostre spiagge sono un bene pubblico, sono la ricchezza di tutti noi, non possono essere svendute», scrive ancora Battelli. «Voglio ribadire che non abbiamo nulla di personale contro i concessionari, abbiamo ben presenti i sacrifici di chi svolge questo lavoro da generazioni, ma abbiamo anche a cuore il diritto dei cittadini ad avere il servizio migliore possibile a prezzi accessibili nonché la tutela ambientale. Ecco perché riteniamo che proprio il meccanismo delle gare sia in grado di salvaguardare al contempo ecosostenibilità e accessibilità delle spiagge, anche ai diversamente abili. Dobbiamo anche prevedere apposite clausole sociali evitando possibili fenomeni di concentrazione da parte dei partecipanti alle gare, indicando precisi limiti al numero di concessioni ottenibili su tutto il territorio nazionale».
«Il tempo in cui si tutelano gli interessi di pochi amici a scapito di quelli di tutta la popolazione è finito», conclude Battelli. «Solo se saremo in grado di dare finalmente spazio e fiducia a chi ha progetti in grado di coniugare valorizzazione, tutela del territorio e diversificazione del servizio potremo premiare competenza, professionalità e capacità di stare sul mercato odierno della piccola e media impresa del settore».
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