Sib-Confcommercio Toscana

Balneari, Sib chiede a Regione Toscana di sollecitare Comuni a estendere concessioni

L'appello è stato rivolto ieri durante l'incontro tra l'assessore Ciuoffo e i dirigenti del sindacato

Su richiesta della Confcommercio Toscana si è svolto ieri pomeriggio un incontro fra una delegazione del Sindacato italiano balneari – Fipe Confcommercio con l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo, per esaminare la grave situazione riguardante le concessioni demaniali marittime con finalità turistica ricreativa. Hanno partecipato per la Confcommercio il direttore regionale Franco Marinoni e il vicedirettore regionale Gianni Picchi e, per il Sib, il presidente nazionale Antonio Capacchione, a sottolineare l’importanza che la vicenda della Toscana riveste a livello nazionale, e la presidente regionale dei balneari toscani aderenti al Sib, Stefania Frandi. L’assessore regionale Ciuoffo era accompagnato dai funzionari del settore e dal dirigente Francesco Tapinassi.

I rappresentanti del Sib Capacchione e Frandi hanno manifestato la loro «profonda preoccupazione per le​ modalità e i ritardi dei Comuni costieri nell’applicazione della legge n. 145/2018», che ha disposto il rinvio di quindici anni della scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti. A tal proposito hanno evidenziato «una prassi amministrativa assai differenziata e disomogenea, con Comuni costieri che da una parte hanno correttamente applicato la legge, altri che non hanno avviato le procedure e altri ancora che, addirittura, l’hanno di fatto disapplicata, avendo avviato la pubblica evidenza sulle istanze presentate dai concessionari interessati volte all’applicazione della norma nazionale. In quest’ultimo caso la procedura formale per l’applicazione della legge che prescrive l’estensione della durata della concessione al fine di evitare la Bolkestein, rischia di avere l’effetto giuridico opposto di determinarne la sua immediata esecuzione. A ciò si aggiunga la complessità della condizione di chi ha utilizzato la legge regionale dichiarata parzialmente incostituzionale dalla Consulta».

Prosegue il Sib: «È del tutto evidente che questa situazione caotica è foriera di pericoloso contenzioso e, soprattutto, di grave incertezza per gli operatori che, di conseguenza, sono paralizzati nel programmare e realizzare investimenti nelle proprie aziende, indispensabili per meglio affrontare la competizione nel mercato internazionale delle vacanze, resa ancora più agguerrita dalla congiuntura potenzialmente negativa causata dall’emergenza sanitaria in corso».

I rappresentanti sindacali hanno quindi chiesto un intervento chiarificatore della Regione, in attesa di quello statale, «al fine di evidenziare agli enti locali le posizioni e le aspettative giuridiche che i concessionari possono vantare a tutela del loro legittimo affidamento nella disciplina previgente e nella loro proprietà aziendale, entrambe assicurate dalla giurisprudenza nazionale e comunitaria». A tal proposito il Sib ha segnalato i risultati dell’importante convegno giuridico recentemente svoltosi a Pescara, così come recepiti dall’ultima circolare della Regione Abruzzo.

«L’assessore Ciuoffo – riferisce il Sib – ha espresso la consapevolezza della Regione Toscana sulla drammaticità e pericolosità della situazione e assicurato un intervento tempestivo per evitare effetti pregiudizievoli in danno delle imprese balneari e del turismo regionale che, mai come in questo momento storico, ha bisogno di tranquillità operativa e, conseguentemente, di sicurezza nella continuità aziendale».

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Sib Confcommercio

Il Sindacato italiano balneari si è formalmente costituito il 14 dicembre 1960 e, attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), aderisce alla Confcommercio - Confturismo.
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