Abruzzo Attualità

Impeccabile circolare della Regione Abruzzo sollecita l’estensione delle concessioni balneari

Otto pagine di approfondite motivazioni tecniche argomentano ai Comuni l'applicazione della legge nazionale 145/2018

La Regione Abruzzo ha diramato ieri una circolare per sollecitare l’estensione delle concessioni balneari al 2033, secondo quanto disposto dalla legge nazionale 145/2018.

La circolare, firmata dal responsabile dell’ufficio demanio marittimo Ettore Martini e dal direttore Pierpaolo Pescara, facenti capo all’assessore al demanio Nicola Campitelli, dopo otto pagine di impeccabili argomentazioni tecniche, conclude affermando «la necessità di prendere atto dell’intervenuta conseguenza di legge in materia di estensione della durata delle concessioni demaniali marittime stabilita dall’art. 1 comma 682 e 683 della legge 145/2018, con l’adozione di un atto meramente ricognitivo non avente natura di provvedimento costitutivo, finalizzato alla verifica d’ufficio dei requisiti soggettivi in capo al concessionario per il prosieguo del rapporto concessorio nonché della regolarità sotto l’aspetto tecnico/contabile/amministrativo della relativa posizione concessoria».

L’Abruzzo era stata la prima regione italiana a emanare, già a gennaio 2019, una determina per disciplinare l’estensione delle concessioni balneari. Tuttavia, non tutti i 19 Comuni costieri hanno ancora provveduto ad applicare la norma. In particolare, l’amministrazione di Vasto si sta opponendo fermamente al rilascio dei titoli con la nuova scadenza. Questi i motivi per cui la Regione Abruzzo ha emanato una seconda circolare in cui, oltre a fornire un’approfondita ricostruzione sui motivi per cui occorre applicare l’estensione al 2033, si evidenziano tra le righe le possibili conseguenze negative dal punto di vista legale per i funzionari che dovessero continuare a opporsi.

I contenuti della circolare

La circolare della Regione Abruzzo giustifica l’esistenza dell’estensione al 2033 con la necessità di tutelare il “legittimo affidamento“, riconosciuto dalla Corte di giustizia europea nella sentenza “Promoimpresa” del 14 luglio 2016, per tutti i concessionari che fino al 2010 hanno investito nelle loro aziende confidando nel contratto di rinnovo automatico poi abrogato. Inoltre, il documento evidenzia il dovere, per la pubblica amministrazione, di applicare una legge dello Stato italiano, non sussistendo alcuna ragione per disapplicarla.

Non solo: i funzionari della Regione Abruzzo si spingono addirittura a citare il “diritto di proprietà“, tutelato dalla Carta di Nizza sui diritti fondamentali dell’Unione europea: «Nella nozione di diritto di proprietà – afferma la circolare regionale – debbono ritenersi non solo i beni oggetto di diritto reale, ma anche le utilità che scaturiscono da un rapporto di tipo concessorio e comunque anche la cosiddetta “proprietà commerciale” come quella del concessionario balneare con riferimento all’azienda da esso creata sul bene demaniale».

Per questi e per molti altri validi motivi che suggeriamo di leggere direttamente nella circolare, la Regione Abruzzo sollecita le amministrazioni comunali inadempienti a estendere le concessioni. Scarica il documento in pdf »

La soddisfazione delle associazioni

Così Maurizio Rustignoli, presidente nazionale di Fiba-Confesercenti, commenta con favore la circolare della Regione Abruzzo: «Accogliamo con soddisfazione la nota del Dipartimento territorio e ambiente della giunta regionale abruzzese che ha accolto con sollecitudine le richieste dei concessionari che non hanno ancora avuto l’estensione dei titoli concessionari al 31 dicembre 2033, nonostante sia passato più di un anno dall’approvazione della legge 145/2018. Speriamo che quanto fatto dalla Regione Abruzzo possa essere da esempio per le altre regioni ancora ferme».

Anche il presidente del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione commenta positivamente la circolare: «Impeccabili le argomentazioni tecnico-giuridiche esposte dalla Regione Abruzzo nella sua circolare emanata ieri per sollecitare i comuni ancora inadempienti all’applicazione della legge n. 145 del 2018 che ha esteso di quindici anni la durata delle concessioni demaniali marittime. Non escludiamo che tale circolare sia anche il frutto dell’importante convegno giuridico tenutosi a Pescara lo scorso 13 febbraio. Opportuno che sia condivisa anche dalle altre Regioni e dai Comuni nei quali si verifichino ritardi nella doverosa applicazione della legge».

Infine, questo il commento di Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari-Confindustria: «Assobalneari Italia plaude alla giunta regionale d’Abruzzo e all’assessore al demanio Nicola Campitelli per l’emanazione della circolare con la quale vengono ribaditi, con ampia e dotta motivazione, gli indirizzi attuativi in merito all’estensione della durata delle concessioni demaniali marittime di 15 anni. È altamente positivo che venga sottolineata la necessità di prendere atto delle conseguenze di legge in materia di estensione della durata delle concessioni demaniali marittime, ai sensi dell’art. 1 commi 682 e 683 della legge 145/2018. A tal proposito viene ribadito che gli enti locali dovranno adottare un provvedimento meramente ricognitivo, che dia atto dell’estensione del rapporto concessorio per un periodo di 15 anni, in virtù di espressa volontà del legislatore nazionale. Nella circostanza l’assessore al demanio marittimo Nicola Campitelli con i suoi funzionari, Pierpaolo Pescara ed Ettore Mantini, hanno saputo cogliere puntualmente e tempestivamente il clima di grave apprensione creatosi tra le imprese turistico-balneari, attivandosi per sancire l’immediata precettività della legge, a supporto dei Comuni nelle procedure di rilascio dei titoli».

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