Fiba-Confesercenti Sib-Confcommercio

Balneari, il manifesto di Sib e Fiba: “Contro le aste, ma con serietà e concretezza”

Le due associazioni respingono gli attacchi lanciati da altre sigle di settore

Le associazioni balneari Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti hanno diramato una nota per respingere gli attacchi che altre sigle sindacali minori del settore hanno diffuso nei giorni scorsi al fine di delegittimare la manifestazione nazionale degli imprenditori balneari in programma domattina a Roma.

«La manifestazione di domani è diventata per qualcuno l’ennesima occasione per attacchi nei confronti di Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, lanciati spesso con livore e acredine. Gettare fango e discredito prima ancora che sbagliato è stupido perché contro l’intera categoria. Il nostro alto profilo sindacale è noto a tutti i balneari nonostante il tentativo di chi, anche in questa circostanza, non pensa a fornire il proprio contributo per una battaglia che dovrebbe essere comune, ma che invece si abbandona ai soliti attacchi ormai stantii».

«Sib e Fiba sono contro le aste», rivendica la nota delle due associazioni. «Per il Sib e la Fiba la modifica alla Bolkestein resta un obiettivo irrinunciabile, ma sarebbe sbagliato ridurre l’azione sindacale a slogan tanto accattivanti quanto fuorvianti. La Corte di giustizia dell’Unione europea e il Consiglio di Stato hanno stabilito che si applica la Bolkestein: negarlo significa non risolvere il problema, ma semplicemente nasconderlo. E farlo non aiuta».

«Serve una legge che assicuri una corretta applicazione della direttiva, il legittimo affidamento, la validazione delle proroghe già rilasciate, una disciplina transitoria e il valore aziendale, e occorre farla con urgenza prima che partano le gare senza alcuna tutela», concludono le due associazioni. «Sib e Fiba hanno difeso e stanno difendendo la “legge Centinaio” (la norma della 145/2018 che ha disposto l’estensione delle concessioni al 2033 e tracciato le linee guida per il riordino del settore, NdR) anche nei tribunali e davanti al Consiglio di Stato, hanno fatto ricorso davanti alla Corte di cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato (quella che ha annullato la proroga al 2033, NdR) e hanno obiettivi concreti e praticabili a salvaguardia dei diritti dei concessionari per la continuità e la tutela aziendale. Il tempo della propaganda è finito, è ora della serietà e della concretezza».

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