«La stagione estiva 2019 non è iniziata bene per gli imprenditori balneari: dopo un maggio disastroso, nei mesi di giugno e luglio le presenze in spiaggia hanno fatto registrare pesanti flessioni rispetto allo scorso anno, fino al -25%». Lo dichiara Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari – Fipe Confcommercio, presentando i dati negativi raccolti dall’associazione sulle presenze turistiche negli stabilimenti balneari.
«La causa principale, oltre alla situazione economica delle famiglie, è stato il maltempo che in questi primi due mesi estivi ha colpito diverse località – continua Capacchione – tanto che alcuni stabilimenti balneari hanno subìto danni rilevanti alle proprie strutture e attrezzature».
Nella tabella, le presenze sulle spiagge, rispetto allo stesso periodo del 2018, secondo un sondaggio condotto su un campione di imprese balneari italiane aderenti al Sindacato italiano balneari.
Il Sib conferma la tendenza degli ultimi anni, con i weekend da “tutto esaurito” e i giorni feriali con la maggior parte degli ombrelloni chiusi. È sufficiente, poi, una previsione meteorologica errata per convincere i turisti a rimanere a casa o decidere di andare altrove. La concentrazione delle presenze solo in pochi giorni, inoltre, rende il settore balneare estremamente vulnerabile alle condizioni climatiche, aumentando notevolmente, al tempo stesso, il rischio d’impresa.
«La speranza degli imprenditori balneari – conclude Capacchione – è quella che ad agosto (il mese preferito dagli italiani per le vacanze), saranno tanti a scegliere i litorali italiani, complice il bel tempo e, soprattutto, i nostri servizi di spiaggia, da sempre fiore all’occhiello del turismo del Belpaese. Tante le iniziative che quest’anno il Sindacato italiano balneari ha riservato ai propri clienti: domenica 25 agosto la seconda “Giornata nazionale dei balneari italiani”, mentre il 31 agosto la terza giornata di “Tipici da spiaggia” con il patrocinio del Mipaaft, la manifestazione che mette le imprese balneari al servizio della nostra agricoltura promuovendo le eccellenze enogastronomiche italiane».
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