Nuovo capitolo della guerra tra i balneari di Olbia e il sindaco Settimo Nizzi: il primo cittadino della località sarda, da tempo noto alle cronache per rifiutarsi di applicare l’estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime, nei giorni scorsi avrebbe rifiutato ufficialmente le istanze di ben 38 imprenditori che avevano presentato richiesta formale per ottenere quanto spetta loro in base alla legge nazionale 145/2018. In tutta risposta, i balneari olbiesi sarebbero al lavoro per far commissariare il Comune: infatti, secondo la delibera della Regione Sardegna approvata lo scorso settembre, qualora le amministrazioni comunali non provvedano ad applicare l’estensione, non solo rischierebbero una denuncia per omissioni in atti d’ufficio, ma potrebbero anche subire il ritiro delle deleghe sul demanio.
«Con una lettera al ridosso del Natale, il Comune di Olbia ha negato l’estensione fino al 2033 a diversi concessionari balneari», denuncia Claudio Maurelli, segretario generale di Federbalenari Sardegna. Secondo Maurelli, che ha illustrato la vicenda nel corso di una lunga diretta su Facebook, la decisione del Comune di Olbia «è in contrasto con l’emanazione di una specifica delibera della Regione Sardegna e diverse sentenze del Tar a favore di tale estensione o, per meglio dire, dell’applicazione della legge italiana».
«L’amministrazione comunale di Olbia ha detto chiaramente a mezzo lettera, inviata a 38 concessionari balneari, di non poter procedere con la richiesta di estensione dei titoli al 2033: di fronte a questa inettitudine non posso che muovermi», ha affermato Maurelli. «Noi faremo le osservazioni entro dieci giorni con l’aiuto del nostro staff di legali. Manderemo una bella lettera di buon Natale e di buon commissariamento al sindaco, perché credo che questo sia il momento giusto».
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