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Sib: ”Le imprese balneari non possono più aspettare”

Riceviamo e pubblichiamo il resoconto dell'assemblea del Sib-Confcommercio tenutasi oggi a Cervia.

Si è svolto questa mattina, presso la sede di Confcommercio Ascom Cervia, l’incontro organizzato dal Sindacato italiano balneari per discutere sul futuro dei balneari a seguito della proroga di 15 anni. Erano presenti il presidente nazionale Sib-Confcommercio Antonio Capacchione, l’assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini, il presidente di Confcommercio Ascom Cervia Piero Boni, il direttore di Confcommercio Emilia-Romagna Pietro Fantini, il presidente regionale Sib Emilia-Romagna Simone Battistoni e i presidenti Sib-Confcommercio territoriali della costa romagnola. Al centro dell’incontro i temi più attenzionati dagli imprenditori balneari: la normativa sulla revisione delle concessioni demaniali marittime, i canoni pertinenziali, l’abbattimento dell’Iva, la facile/difficile rimozione, l’erosione degli arenili.

L’assessore regionale al turismo Andrea Corsini ha dichiarato che «l’estensione di 15 anni è certamente un fatto positivo che ha ristabilito un parziale clima di fiducia, ma la proroga da sola non risolve tutti i problemi della categoria. Penso sia necessaria una legge di riforma organica del settore delle concessioni demaniali. Sulla base di questa proroga noi siamo pronti a fare la nostra parte per mettere in campo risorse: tra qualche settimana chiuderemo in Regione la convenzione con Cassa Depositi e Prestiti mettendo a disposizione delle imprese della filiera turistica 25 milioni di euro. Un altro passo è quello che abbiamo iniziato con il Sib e le altre sigle sindacali per provare a costruire una legge che non affronti il tema delle concessioni (che è di competenza dello Stato) ma che introduca altri elementi di certezza, in particolare il valore commerciale dell’impresa e il concetto di facile e difficile rimozione. La Regione Emilia-Romagna ha un dialogo aperto e proficuo col Sib per mettere in campo tutte le possibilità che per sostenere le imprese balneari e fornire elementi di certezza».

Anche secondo il presidente di Confcommercio Ascom Cervia Piero Boni «la proroga è una buona notizia, ma è solo l’inizio. I temi sono tanti. Da imprenditori balneari sappiamo che in Italia ci sono 35.000 stabilimenti balneari che hanno bisogno di certezza. I 15 anni sono un inizio, ma occorre poter accedere anche a credito e bandi senza la necessità di dover usare garanzie personali. Dobbiamo muoverci uniti. Le norme devono essere in linea su tutti i livelli amministrativi volte a semplificare la vita di tutti noi».

Il presidente regionale Sib Emilia-Romagna Simone Battistoni ha aggiunto: «Auspico che il prossimo passo del governo sia il completamento dell’iter già iniziato, affrontando i temi irrisolti, primi tra tutti la facile e difficile rimozione e l’Iva». Al suo intervento è seguito quello del direttore di Confcommercio Emilia-Romagna Pietro Fantini: «La proroga è certamente un risultato positivo comune che ci dà soddisfazioni. Adesso occorre costruire un’iniziativa sindacale di ampio respiro che porti a una riforma del settore aprendo riflessioni sullo sviluppo del turismo balneare, con interventi a promozione della qualità. Questi 15 anni devono essere finalizzati al sostegno della qualità sulla struttura e su un contesto urbano che includa la spiaggia. Le nostre sono imprese di prossimità che necessitano di interventi costanti di trasferimento di competenze e formazione continua».

In conclusione, il presidente nazionale del Sib Antonio Capacchione ha ricordato che «abbiamo chiesto alle Regioni, con una lettera congiunta alle altre organizzazioni sindacali, di darci ora un’indicazione unica e tempestiva. Dobbiamo rimettere in attività le aziende balneari, che non possono più aspettare, e riprendere in mano gli investimenti che sono stati bloccati. Abbiamo bisogno di una certezza nell’atto concessorio. Siamo famiglie e continueremo a lottare per i nostri diritti. Dobbiamo essere in sicurezza e affrontare i tanti problemi: le tasse, il problema dell’erosione e più in generale affrontare i cambiamenti climatici».

Capacchione ha ripercorso le varie tappe che hanno portato al varo delle norme riguardanti la categoria all’interno della legge di stabilità, illustrando poi l’iniziativa sindacale del Sib «per la messa in sicurezza fisica, giuridica ed economica di questo settore economico estremamente importante per l’economia turistica del paese».
In modo particolare, Capacchione ha approfondito la necessità di «salvaguardare immediatamente alcune centinaia di famiglie balneari pertinenziali, che rischiano di perdere tutto per un meccanismo di determinazione dei canoni demaniali ingiusto e odioso. La vicenda dei pertinenziali è assai emblematica dell’assurda criminalizzazione di un’intera categoria e di come questa sia stata maltrattata e stupidamente precarizzata. Si impedisce la doverosa tutela di queste famiglie invocando il rischio di premiare alcuni malfattori, come se non fosse possibile salvaguardare onesti lavori e nel contempo escludere da siffatta tutela chi si è macchiato di gravi illeciti».

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Sib Confcommercio

Il Sindacato italiano balneari si è formalmente costituito il 14 dicembre 1960 e, attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), aderisce alla Confcommercio - Confturismo.
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