«L’intervento dell’Antitrust contro l’estensione al 2033 delle concessioni balneari di Piombino è stato inopportuno: molte amministrazioni italiane hanno applicato quanto previsto dalla legge 145/2018, eppure il garante della concorrenza è intervenuto solo in alcuni Comuni e non in altri: in questo modo si stanno generando disparità di diritto». Lo ha detto il vicepresidente nazionale di Fiba-Confesercenti Fabrizio Lotti, titolare del Bagno La Capannina di Piombino, intervistato da Rai Tre dopo che il Tar Toscana ha accolto il ricorso dell’Agcm contro la delibera comunale che ha disposto l’estensione delle concessioni al 2033. «Mi domando poi – ha aggiunto Lotti – perché l’Antitrust non sia intervenuta alla fine degli anni novanta, quanto noi balneari abbiamo investito in questo territorio mentre c’erano i fumi delle acciaierie in riva al mare, contribuendo a far aumentare da 200mila a 800mila le presenze turistiche nella nostra località».
Nonostante l’accoglimento del ricorso, Lotti si dice comunque tranquillo: «Noi balneari siamo gente di mare: dopo le tempeste c’è sempre il sereno. Se il contenzioso dovesse concludersi male per noi, pretenderemo il riconoscimento del valore commerciale delle nostre aziende e gli investimenti effettuati. Sappiamo di trovarci su una concessione dello Stato, ma su queste concessioni abbiamo creato delle aziende che danno lavoro a centinaia di persone, e questo deve esserci riconosciuto».
Infine, Lotti rivolge un appello al governo italiano: «Esiste una legge dello Stato che istituisce un periodo transitorio fino al 2033, votato da tutto il parlamento. I governi di destra e di sinistra che si sono alternati negli ultimi quindici anni hanno perso tempo rispetto ad altre nazioni che hanno sistemato la questione, lasciando i balneari soli in mezzo alla tempesta con una barchetta a remi. Ora pretendiamo un riordino del demanio marittimo che dia sicurezza alle imprese».
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