È boom di pagamenti contactless negli stabilimenti balneari italiani. Lo segnala l’agenzia Labitalia, evidenziando il netto aumento di pos nelle imprese di spiaggia lungo le nostre coste, che permettono ai turisti di prendere la tintarella, fare il bagno e andare al bar o al ristorante della spiaggia senza doversi portare dietro gli ingombranti portafogli.
La tendenza risolve così un duplice problema: da una parte ci sono la comodità e la velocità del pagamento elettronico, e dall’altra parte si elimina il rischio di venire derubati dai “ladri da spiaggia“. Il pagamento contactless incorpora infatti le carte di credito negli smartphone e negli smartwatch, e grazie alla tecnologia e alla crescita dei wearable device abilitati ai pagamenti, sempre più italiani lasciano il portafoglio a casa per portare in vacanza solo il cellulare o addirittura l’orologio.
Labitalia fornisce anche qualche dato per dare la dimensione del fenomeno: i pagamenti contactless in Europa avrebbero registrato un incremento del 170% dalla seconda metà del 2014 allo stesso periodo del 2015, e sarebbero addirittura triplicati nel 2016. Oggi in Italia sono oltre 30 milioni le carte contactless: una transazione su tre ai pos avviene già senza strisciare la tessera, anche in vacanza. Il pagamento contactless permette infatti di completare un acquisto semplicemente posizionando la carta vicino al pos, in pochi secondi e senza perdere neanche un minuto di sole. La lettura avviene tramite radiofrequenza, grazie alla quale l’apparato è in grado di ricevere in un istante le informazioni dal tag che sta interrogando. Esiste inoltre la possibilità di usufruire di questo innovativo sistema di pagamento avvicinando appunto il proprio smartphone a un pos.
«La quasi totalità degli stabilimenti balneari italiani è attrezzata o si sta attrezzando per ricevere i pagamenti con la moneta elettronica», spiega a Labitalia Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari Fipe-Confcommercio. «Fino a qualche tempo fa erano soprattutto gli stranieri a chiedere di poter pagare con la carta e non sempre potevano essere accontentati. Ora le cose sono cambiate e un pagamento elettronico non viene più negato. Inoltre, sono sempre di più i cittadini italiani che utilizzano la moneta elettronica, invece che i pagamenti cartacei».
«È importante mettere a disposizione dei turisti l’uso di un pagamento bancomat – sottolinea Capacchione – anche per fidelizzare un rapporto con la propria clientela. Infatti, dare la possibilità di pagare con la carta elettronica significa facilitare il cliente che si trova nel proprio stabilimento balneare. Per questo gli imprenditori balneari garantiscono non solo pagamenti elettronici per abbonamenti mensili o settimanali di cabina, lettino e ombrellone, ma anche quelli giornalieri di modesta entità. Stiamo parlando di cifre che, nella maggior parte delle volte, non superano i 15-20 euro. Ripeto: una grande comodità per i villeggianti e un buon servizio offerto dagli stabilimenti balneari».
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