Attualità Toscana

Maxi canoni Omi, vittoria di cinque balneari in tribunale

Il Tar Toscana annulla un debito di decine di migliaia di euro preteso ingiustamente dall'Agenzia del demanio.

Vittoria degli imprenditori balneari sul fronte dei maxi canoni Omi: il Tar Toscana ha riconosciuto un’ingiustizia fiscale perpetrata da parte dell’Agenzia del demanio, cancellando un debito di decine di migliaia di euro a carico di concessionari di Rosignano.

Questi i fatti: nel 2008 i titolari di alcuni stabilimenti di Rosignano (La Barcaccina, La Conchiglia, Bagni Sirena, Bagno Solmare, Cavalluccio Marino) hanno fatto ricorso contro il Comune di Rosignano, la Regione Toscana e il Ministero dell’economia e delle finanze, contestando una serie di provvedimenti locali e statali che andavano ad aggiornare gli importi di canoni demaniali già versati dai concessionari tra il 2003 e il 2007. Con tali provvedimenti, la pubblica amministrazione pretendeva decine di migliaia di euro in più rispetto alle cifre già pagate, e per questo i cinque imprenditori hanno chiesto l’annullamento delle richieste.

«Nel 2008 – spiega l’avvocato Paolo Barabino, che ha assistito i cinque stabilimenti balneari, al quotidiano Il Tirreno che ieri ha riportato la notizia – sulla base della legge Finanziaria è cambiata la normativa nazionale, prevedendo che i canoni concessori relativi a strutture turistico-ricreative che occupavano aree demaniali con impianti di difficile rimozione fossero ricalcolati sulla base delle tariffe Omi (Osservatorio mercato immobiliare). Ciò avrebbe significato un aumento dei canoni e, soprattutto, un conguaglio di quelli che i titolari degli stabilimenti avevano già pagato negli anni precedenti».

Ma i cinque concessionari di Rosignano, colpiti da tale misura, hanno deciso di presentare subito ricorso al tribunale amministrativo della Toscana, continuando nel frattempo a versare i canoni delle concessioni balneari in base alle cifre precedenti alla nuova normativa. E la terza sezione del Tar Toscana nei giorni scorsi ha dato ragione agli imprenditori, con una sentenza che accogliendo il ricorso va ad annullare gli atti in base ai quali i cinque balneari avrebbero dovuto pagare dei salatissimi conguagli. 

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