Via libera ai lavori di ripascimento e di difesa della spiaggia di Eraclea Minoa, nell’agrigentino. La Regione Sicilia ha varato il decreto che raccoglie tutte le autorizzazioni necessarie al cantiere: si tratta di un’operazione da quattro milioni e mezzo di euro, realizzata e finanziata dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato direttamente dal governatore Nello Musumeci, che consiste in un ripascimento della spiaggia e nella costruzione di tre pannelli a mare a difesa della costa, arretrata di oltre 120 metri in pochi anni. Il tratto che verrà recuperato va da Capo Bianco verso est, per circa due chilometri, e comprende anche il recupero del boschetto retrostante la spiaggia.
La spiaggia di Eraclea Minoa è una delle più apprezzate del territorio siciliano, sia dai turisti che dai residenti. «Tra assessorato e struttura commissariale c’è stata una sinergia importante per recuperare questo tratto di costa», sottolinea il governatore Musumeci. «Oggi, grazie a un atto di lungimiranza dettato dalla consapevolezza della gravità del processo di erosione ai danni di una riserva naturale tra le più belle dell’isola, siamo in grado di realizzare immediatamente le opere necessarie poiché, nel frattempo, sono state già appaltate. La consegna dei lavori era naturalmente subordinata ai pareri previsti dalla legge ma adesso, così facendo, ci troviamo nella condizione di bruciare i tempi e di restituire alla collettività, già nella prossima stagione estiva, questa splendida spiaggia».
Soddisfatto anche l’assessore Toto Cordaro, che ha voluto imprimere un’accelerazione all’iter decidendo di procedere attraverso il Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale, «grazie al quale – spiega – abbiamo potuto mettere attorno allo stesso tavolo tutti gli enti coinvolti e che dovevano esprimere un parere da un punto di vista tecnico e giuridico. Ancora una volta, questo governo dimostra quanto sia attento alla salvaguardia del proprio territorio e alla difesa di quelle aree che, con la loro bellezza, lo rendono unico agli occhi del mondo intero».
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