Attualità Liguria

Emergenza concessioni balneari, Regione Liguria scrive al governo

Toti: "L'esecutivo tuteli le imprese del settore con un intervento chiarificatore sull'estensione di 15 anni"

La Regione Liguria chiede chiarezza al governo e garanzie per le imprese balneari, attraverso una lettera del governatore Giovanni Toti e dell’assessore al demanio Marco Scajola indirizzata al premier Giuseppe Conte e ai ministri Paola De Micheli (infrastrutture), Francesco Boccia (affari regionali) e Dario Franceschini (beni culturali e turismo).

«Bisogna chiarire un’incertezza – scrivono Toti e Scajola – e per farlo servono provvedimenti urgenti e atti ministeriali concreti sulle concessioni demaniali marittime, per dare gambe all’estensione di 15 anni decisa dall’ex ministro Centinaio».

In questi anni le regioni, capeggiate dalla Liguria e dall’assessore Scajola in qualità di rappresentante al tavolo del demanio della Conferenza delle Regioni, si sono mosse e hanno collaborato tra loro per colmare un vuoto di norme nazionali anche attraverso proprie iniziative legislative. Infatti, proprio per tutelare non solo il valore commerciale, ma anche quello socio-culturale degli stabilimenti balneari, la Liguria nel 2017 ha emanato due leggi regionali per dare risposte concrete al settore (in seguito bocciate dalla Corte costituzionale perché la materia è stata ritenuta di competenza statale). E ora la decisione della Regione Liguria di prendere carta e penna nasce dalla necessità di fare chiarezza sulla pratica delle concessioni, in seguito a una comunicazione della procura di Genova che invita le amministrazioni comunali a non estendere le concessioni.

Aggiungono Toti e Scajola: «Alla luce di quanto sta accadendo in Liguria (ma di fatto in tutta Italia, visto che le problematiche interessano tutto il territorio nazionale) e alla luce anche del ricorso dell’allora governo Gentiloni contro le due nostre iniziative di legge che sono state impugnate sulla base della competenza esclusivamente statale sulla materia, noi diciamo che è il governo il nostro referente che deve uscire dal tunnel e intervenire una buona volta per non lasciare nell’incertezza 30.000 imprese italiane e migliaia di posti di lavoro».

«Come regioni – concludono Toti e Scajola – stiamo facendo il possibile, sostenendo al meglio le associazioni di categoria e tutelando gli investimenti delle imprese del settore. Ma adesso, alla luce anche di una comunicazione giunta al nostro ente proprio dalla procura della Repubblica, sono evidenti ancora di più la necessità e l’urgenza di un intervento chiarificatore del governo».

© Riproduzione Riservata

Mondo Balneare

Dal 2010, il portale degli stabilimenti balneari italiani: notizie quotidiane, servizi gratuiti, eventi di settore e molto altro.
Seguilo sui social: