«Abbiamo chiesto e sollecitato l’interessamento dei parlamentari in favore della parte più debole della nostra categoria, costituita dai cosiddetti pertinenziali: alcune centinaia di famiglie di balneari i cui canoni sono ingiustamente alti e insostenibili». Lo rende noto il Sib-Confcommercio, che ieri ha inviato ai deputati di tutti gli schieramenti politici alcuni emendamenti da inserire nell’A.C. n. 2325 “Milleproroghe”.
«Purtroppo l’articolo 34 del decreto legge 30 dicembre 2019 n. 162 “Milleproroghe” non ha ancora posto termine al dramma di queste famiglie», sottolinea il Sib. «Nelle more del complessivo riordino dei canoni relativi alle concessioni demaniali marittime è comunque opportuna una riapertura della definizione agevolata del 2015 dei canoni pertinenziali, unanimemente considerati ingiusti e insostenibili, nonché, per gli stessi, sospendere la riscossione e i procedimenti amministrativi sanzionatori per il loro mancato pagamento».
«Per quanto riguarda le riscossioni coattive – spiega il Sib – è opportuna una interpretazione normativa circa l’estensione della sospensione ex art. 34 del dl. 162/2019, anche al fine di evitare conflitti e difficoltà interpretative (si veda la lettera dell’Agenzia delle entrate del 15 gennaio nella quale ci si rimette alle determinazioni degli enti impositori). Così come è doverosa la sospensiva anche ai canoni che dovessero maturare nelle more del riordino della materia e la riapertura dei termini per la definizione agevolata del contenzioso».
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