«C’è stato un equivoco: la circolare sull’estensione delle concessioni demaniali marittime non rappresenta la posizione ufficiale del Mit». Così la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli ha fatto finalmente chiarezza agli operatori balneari, annunciando inoltre che «il provvedimento per il riordino del settore è già in fase di scrittura».
Intervenendo ieri a un comizio elettorale tenutosi a Catanzaro, la De Micheli ha precisato la sua posizione in merito a una nota inviata lo scorso 19 dicembre dal direttore generale del Mit Mauro Coletta, nella quale si sottolineava alle autorità portuali la presunta incompatibilità dell’estensione fino al 2033 (disposta dalla legge 145/2018) con il diritto europeo. «Si trattava di un carteggio interno – ha precisato la ministra – nella quale il dirigente esprimeva delle opinioni personali. Purtroppo questa lettera è diventata di dominio pubblico, provocando l’allarme degli operatori balneari e delle amministrazioni comunali. Ci tengo invece a chiarire che quella nota non rappresenta la posizione ufficiale del mio ministero».
Sollecitata da una delegazione di operatori balneari presenti all’incontro, la De Micheli ha inoltre comunicato importanti novità in merito al decreto del presidente del consiglio (dpcm) che il governo precedente si era impegnato a varare entro lo scorso 30 aprile, per concludere il tanto atteso riordino del settore nonché per giustificare l’esistenza del prolungamento fino al 2033. «La delega sulla vicenda delle concessioni balneari era stata accorpata al turismo – ha sottolineato De Micheli – che oggi è di competenza del ministro Dario Franceschini. Su questo tema ci siamo già confrontati e gli abbiamo dato priorità assoluta: difatti, il dpcm è già in fase di scrittura presso il Mibact e sono pronta a controfirmarlo per consentire ai Comuni di dare seguito all’applicazione della norma» sui quindici anni.
«Com’è noto, nel corso della precedente legislatura ho seguito direttamente il percorso di riforma che avrebbe riorganizzato il settore, ma che fu bloccato in Senato», ha concluso De Micheli. «Pertanto conosco molto bene la materia e farò tutto quello che dipende da me, sollecitando anche i colleghi degli altri ministeri. Siamo riusciti a risolvere questioni più complicate e risolveremo anche questa».
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