Sul fronte delle concessioni balneari «si registra dal governo uno stallo che fa male alle imprese e ai lavoratori». Ne è convinto l’assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini, che ieri ha incontrato i sindaci delle città costiere e i sindacati di categoria per fare il punto della situazione sulla delicata vicenda. Corsini ha fatto sapere di sostenere la decisione dei Comuni di dilazionare al 31 dicembre 2024 la validità delle concessioni, avvalendosi della possibilità prevista dalla legge 118/2022.
Tuttavia, a giudizio dell’assessore, «lo stallo del governo sull’applicazione della Bolkestein sta mettendo sempre più in seria difficoltà i Comuni e le imprese balneari. Dopo la mappatura degli arenili non sappiamo ancora cosa l’esecutivo intenda fare e il prossimo 31 dicembre, data fissata per dare il via alle evidenze pubbliche, si avvicina inesorabilmente, quando ancora i criteri non sono stati definiti».
Ha aggiunto Corsini: «Visto che è ormai da più di un anno che non siamo stati convocati a Roma, come assessori regionali con delega al demanio, abbiamo chiesto al presidente delle Regioni Massimiliano Fedriga di rappresentare urgentemente in Conferenza Stato-Regioni la necessità di una condivisione di informazioni e di strategia: non si può giocare sulla pelle di chi investe, lavora e crea occupazione».
Nel comparto balneare, ha concluso l’assessore, «c’è bisogno di chiarezza e concretezza. Purtroppo invece, a parte alcune esternazioni comparse sulla stampa, non abbiamo ancora una strategia seria che possa trovare riscontro positivo in Europa. E questo è molto grave. Come Regione Emilia-Romagna sosteniamo quindi la decisione comune presa oggi dagli enti locali e dai sindacati. E ci auguriamo che Roma finalmente si decida a muoversi».
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