Il Comune di Ravenna sta estendendo le concessioni degli stabilimenti balneari fino al 31 dicembre 2033. Dopo la vicina Cervia (vedi notizia), anche il capoluogo di provincia si appresta ad applicare quanto disposto dall’ultima legge nazionale di bilancio, rendendo l’Emilia-Romagna una delle regioni più celeri in questo senso (la maggior parte dei Comuni italiani, infatti, non ha purtroppo ancora convalidato il differimento di 15 anni deciso dal precedente governo).
La decisione del Comune di Ravenna riguarda circa 200 stabilimenti balneari. L’amministrazione comunale ha richiesto nei giorni scorsi tutta la documentazione necessaria ai titolari delle concessioni demaniali marittime, distribuite su oltre 30 chilometri di litorale di competenza comunale. Di conseguenza il prossimo passo, che l’ufficio demanio del Comune sta compiendo proprio in questi giorni, è inviare a tutti i balneari i moduli per il pagamento dell’imposta di registro, necessaria per validare l’estensione a tutti gli effetti. Una volta pagato il “conto”, i titolari degli stabilimenti riceveranno il loro titolo concessorio con la scadenza fino al 31 dicembre 2033 messa nero su bianco e valida a tutti gli effetti.
Anche per i balneari ravennati sarà dunque possibile avere un minimo orizzonte temporale certo per poter tornare a investire. Lo conferma il sindaco di Ravenna Michele De Pascale: «Siamo finalmente giunti al compimento di questo iter – dichiara il primo cittadino al Corriere di Romagna – che è stato laborioso ma sul quale abbiamo creduto molto. Questo Comune è sempre stato contro la Bolkestein e io lo ero ancora prima di essere sindaco. Non ho mai fatto mistero di sostenere l’iniziativa dell’ex ministro Centinaio e spero che il governo appena insediato prosegua nella stessa direzione su questa tematica».
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