di Andrea Oliva
Cena a lume di candela sotto l’ombrellone con il cameriere che serve i turisti. Fino a ieri era un sogno che puntualmente svaniva davanti alla lista di norme da rispettare e alla diffidenza storica tra balneari e ristoratori. Oggi, invece, il servizio sotto l’ombrellone è realtà: si potrà persino chiamare con lo smartphone il ristorante, prenotare e attendere il cameriere.
L’opportunità viene offerta a Riccione dal regolamento che la giunta ha presentato nei giorni scorsi alle categorie economiche. «Con la nuova ordinanza è possibile stipulare accordi tra bagnini e titolari di bar-ristoranti sulla spiaggia – spiegano dal municipio – per la consegna diretta di alimenti e bevande ai clienti degli stessi stabilimenti balneari. Possono essere presi accordi dal bagnino unicamente con un solo chiosco, e in via prioritaria con quello frontista. Tale limite non è previsto per il chiosco».
Tra una settimana la giunta incontrerà le categorie per accogliere eventuali osservazioni. Intanto c’è chi dice "finalmente": «Collaboro con la spiaggia 112 – premette Alessandro Corazza, titolare del Tanimodi -. Poter servire i clienti sotto l’ombrellone è un vantaggio indiscutibile. Adesso però vorrei capire le modalità. Ritengo che un chiosco dovrebbe collaborare solo con i bagnini frontisti per rispetto dei colleghi. Altrimenti si corre il rischio di scatenare una guerra senza confini».
Con il nuovo regolamento rispuntano i "chiringuito": costituendo una società tra chioschista e bagnino, il chiringuito per aperitivi e servizio sulla sabbia diventa realizzabile. «Con la crisi che c’è – premette Raul Conti della zona 70, il primo a ospitare un chiringuito – il servizio sotto l’ombrellone è un’arma in più. È quello che i clienti cercano».
Ma le novità non sono finite. La nuova ordinanza balneare di Riccione introduce anche l’attività di merchandising all’interno dei bar-ristoranti e degli stabilimenti, a condizione che i prodotti riportino il logo o marchio dello stabilimento balneare o del bar nei quali sono messi in vendita. Inoltre viene regolamentato anche il numero di feste con musica negli stabilimenti: se ne potranno fare al massimo una a settimana, con stop a mezzanotte.
Per il sindaco Tosi «ci saranno nuovi strumenti per favorire investimenti e crescita andando incontro alle esigenze della domanda del turismo balneare».
fonte: Il Resto del Carlino
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