Dopo il primo annuncio del progetto, avvenuto lo scorso febbraio alla Bit di Milano, ieri l’aeroporto Nicelli del Lido di Venezia ha ospitato la presentazione ufficiale del piano pluriennale di riqualificazione del nuovo luxury beach club “Des Bains 1900”, che comprende la celebre spiaggia dello storico hotel del Lido di Venezia, testimone dell’ascesa dell’alta borghesia veneziana del Novecento. 343 capanne, 83 camerini, 137 ombrelloni, due ristoranti da 180 posti a sedere più altri 30 per il nuovo reef bar: sono questi i numeri dell’importante progetto di investimenti che riguardano il miglioramento dell’arenile e l’implementazione di servizi con nuove proposte ricreative e di ospitalità.
Il contratto concede in locazione alla società Db Lido la spiaggia antistante il Des Bains, il ristorante denominato Pagoda, un ristorante sulla spiaggia e il nuovo reef bar. Vista l’esclusività della location, è inoltre intenzione della società ampliare l’offerta attraverso eventi ricorrenti con partner di primaria importanza, soprattutto del settore food & beverage. Sarà inoltre possibile sfruttare le strutture in periodi di minore stagionalità balneare per eventi come matrimoni o in concomitanza della Mostra del cinema a inizio settembre.
Alessandro Berton, imprenditore e rappresentante del settore balneare veneto, è stato designato dai vertici di Coima Sgr a reggere il timone del rinnovato progetto. Già presidente di Unionmare Veneto, Berton si è distinto negli ultimi anni per una visione attiva nelle delicate fasi del discusso recepimento della direttiva Bolkestein in Italia. Al suo fianco l’albergatrice e ristoratrice Michela Cafarchia, presidente del consorzio Venezia e il suo Lido, che rappresenta la garanzia di un profondo legame della proprietà con il mondo alberghiero veneziano.
Nel cantiere dei due imprenditori c’è un beach club con un format innovativo che sappia sia soddisfare gli affezionatissimi veneziani, sia intercettare rilevanti flussi di “high-spending tourists“. Le aspettative sono molto ambiziose e si prevedono importanti investimenti sia dal punto di vista strutturale che promozionale. L’idea alla base del progetto è infatti quella di non rinverdire solamente i fasti della struttura, bensì di rilanciarne l’immagine nella società odierna, contestualizzandola ai profondi mutamenti occorsi nell’era del digitale.
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