«Federbalneari Italia chiede l’unità di tutte le associazioni del comparto turistico balneare italiano per arrivare coesi all’uscita dalla famigerata direttiva Bolkestein e salvaguardare, così, tutte le imprese balneari dalle sue prescrizioni. Un’unità necessaria anche per promuovere, con forza e decisione, una norma di riordino che allinei il sistema balneare italiano e rilanci l’intero settore». Lo afferma una nota di Federbalneari, rispondendo all’appello lanciato nei giorni scorsi da Mondo Balneare e a cui hanno risposto positivamente anche Sib-Confcommercio e Cna Balneatori.
«Dopo l’appuntamento nazionale di Rimini, l’interlocuzione avviata con il ministro al turismo Gian Marco Centinaio e la positiva valutazione del piano B – prosegue Federbalneari – stiamo cercando, con un’ampia dialettica, un incontro con tutte le altre associazioni e con le rappresentanze parlamentari, al fine di esporre le nostre ipotesi e soluzioni. Tutto ciò in formazione “unita”: tutte le rappresentanze insieme con un documento unitario».
«Non c’e più tempo», sottolinea Mauro Della Valle, vicepresidente Federbalneari Italia. «Prima di tutto le famiglie balneari italiane! Questo è il momento giusto per lasciare da parte i singolarismi, unire le forze di tutte le associazioni della nostra categoria e risolvere le esigenze di comparto sui tavoli del governo. E siamo altrettanto certi che la nostra richiesta non cadrà inascoltata».
«È il momento di unire le forze – aggiunge dalla Campania Antonio Cécoro, vicepresidente di Federbalneari Italia – e di uscire dall’empasse in cui versa il turismo balneare italiano ormai da oltre dieci anni. Dobbiamo tornare a investire sul nostro prodotto made in Italy e ci vogliono regole certe in Italia e regole altrettanto certe in Europa, che consentano alle imprese balneari italiane di liberarsi da condizionamenti iniqui e penalizzanti, dovuti a norme che non riconoscono le peculiarità e le caratteristiche di un’imprenditorialità tutta italiana».
«Federbalneari Italia, infatti, auspica già da tempo l’unità delle associazioni di categoria: mai come adesso è necessario essere compatti, per dare maggiore forza al governo a essere più rappresentativo in Europa e riuscire a mantenere l’impegno di tenere fuori dalla Bolkestein il comparto del turismo balneare italiano».
«Dalla Sicilia al Veneto sino alla Sardegna, in Federbalneari Italia siamo pronti a dialogare con tutte le altre associazioni», conclude Marco Maurelli, direttore Federbalneari Italia. «Il 2019 è certamente l’anno di partenza di un nuovo sistema balneare italiano e per questo stiamo organizzando un tavolo di lavoro e preparando una proposta di riordino del comparto che permetta al sistema turistico di uscire dall’impasse in cui si trova e consenta il rilancio di tutto il settore, che risente ancora oggi dalla mancanza di una norma statale».
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