Ambiente Veneto

Una mareggiata si e’ mangiata la spiaggia di Jesolo

Le onde divorano 50mila metri cubi di sabbia e compromettono diversi stabilimenti balneari della zona.

Il mare si è portato via 50mila metri cubi di sabbia a Jesolo, la celebre località balneare veneta che da ieri ha un notevole tratto di litorale in meno. Colpa della combinazione micidiale tra la punta massima dell’alta marea e il vento di scirocco, che soprattutto nella zona della pineta ha divorato un consistente tratto di arenile su cui insistono alcuni noti stabilimenti balneari come il Green Beach, il Merville e il Riviera Levante.

A essere sotto accusa è anche la lentezza burocratica per il restauro di alcune zone che ha aggravato la situazione erosiva. «Da quello che sappiamo, per il ripristino dei pontili di fronte al Merville siamo ancora in una fase di progettazione», denuncia il presidente di Federconsorzi Renato Cattai. «Per i lavori di fronte al Villaggio Marzotto, invece, le risorse ci sono, ma la burocrazia non avrebbe ancora completato il suo iter. Da parte nostra ci mettiamo a completa disposizione, assieme al Comune, per qualsiasi esigenza, però è necessario che gli enti competenti, in particolare l’assessorato all’ambiente del Veneto, si mettano una mano sulla coscienza e accelerino gli iter per arrivare all’avvio degli interventi; purtroppo il meteo non ha la stessa tempistica della burocrazia».

Ora gli imprenditori della zona sono preoccupati per la prossima stagione balneare, dato che i lavori che erano stati già annunciati non sembrano avere ancora una data certa di inizio, e intanto i danni da sistemare sono ingenti, seppure non ci siano ancora delle stime precise sulla loro entità.

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