Ieri il consiglio provinciale di Teramo, su proposta del consigliere provinciale del Pd Robert Verrocchio sostenuta dall’assessore al turismo Ezio Vannucci, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a sostegno delle attuali imprese balneari, in cui si invitano il presidente e la giunta a proseguire nell’opera di sensibilizzazione perché vengano assunte tutte le necessarie iniziative nei confronti del Governo e dell’Unione Europea affinchè:
1. Sia dichiarata, utilizzando la normativa di recepimento della Direttiva Servizi e ottenendo una deroga dall’Unione Europea, l’esclusione dall’evidenza pubblica delle imprese turistico-ricreative e che sia adottato ogni ulteriore provvedimento idoneo ad evitare la distruzione di un settore economico vitale per l’economia provinciale teramana e fondamentale per conservare ed accrescere la capacità di attrazione del turismo balneare, che è una risorsa indispensabile del turismo della nostra regione;
2. Sia adottata, di conseguenza, una legge di riordino normativo in materia di concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo che, anche tramite l’utilizzo dei principi contenuti nel decreto legge per lo sviluppo n. 70 del 13 maggio 2011 (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) garantisca il futuro alle attuali imprese turistico-balneari che eviti il meccanismo dell’evidenza pubblica e scongiuri la messa all’asta e la liquidazione delle imprese balneari italiane, abruzzesi e della costa teramana.
Cna Balneatori, in rappresentanza unitaria anche delle altre sigle nazionali del settore balneare maggiormente rappresentative a livello nazionale, è intervenuta durante i lavori del consiglio provinciale (previa sospensione temporanea degli stessi) per il tramite del coordinatore nazionale Cristiano Tomei, al fine di illustrare le ragioni delle attuali imprese balneari che stanno conducendo la propria attività con la totale incertezza di esistenza per il futuro dovuta al reale rischio della messa all’asta, a partire dal 2016, di tutte le 30.000 concessioni demaniali italiane, oltre alla grave quanto concreta ipotesi di assistere alla liquidazione, in un solo colpo, dell’intero sistema turistico balneare del nostro Paese che rappresenta un’eccellenza invidiata in campo internazionale.
Questa la richiesta di Tomei: «Chiediamo al governo di rappresentare in Europa con orgoglio le ragioni delle attuali imprese balneari italiane e di chiedere formalmente la deroga alla direttiva servizi».
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